Diesel e benzina: calo vendute auto nella UE

Le normative sempre più stringenti in ambito automobilisti, unite al boom dei prezzi dei carburanti, stanno cambiando ge abitudini di acquisto degli europei. Ecco alcuni dati di Statista

Nei primi nove mesi del 2021, secondo i dati dell’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA), le immatricolazioni di auto a benzina e diesel sono diminuite rispettivamente del 9 e dell’8,5 per cento rispetto all’anno precedente. I veicoli con propulsione elettrica ibrida, invece, hanno visto un aumento delle immatricolazioni dell’8,8 per cento, mettendo la loro quota di mercato di auto immatricolate tra gennaio e settembre del 2021 di circa l’uno per cento dietro le unità diesel. Nel complesso, la quota di auto con propulsori alternativi continua a crescere costantemente, costituendo più di un terzo delle automobili di nuova immatricolazione nell’UE nei primi tre trimestri di quest’anno.

Anche il passaggio alle auto elettriche con batterie ricaricabili non è privo di lati negativi. Anche se uno studio condotto dalle Università di Exeter, Cambridge e Nijmegen ha dimostrato che le emissioni medie totali di carbonio di un veicolo elettrico sono ancora molto inferiori a quelle di un veicolo alimentato a combustibili fossili, anche tenendo conto delle emissioni di produzione, resta il problema di l’approvvigionamento dei minerali per le batterie, la loro longevità e l’aumento della produzione di rifiuti elettronici.

Anche se l’industria automobilistica nell’Unione europea continua a vantare il raggiungimento dei propri valori obiettivo per la riduzione delle emissioni medie di CO2 secondo i dati dell’ICCT, questi numeri devono essere presi con le pinze: senza disposizioni transitorie e crediti extra per veicoli a basse emissioni e tecnologie di eco-innovazione, la maggior parte dei grandi produttori come Ford-Volvo, BMW e Volkswagen mancherebbero l’obiettivo con un margine considerevole. Delle 7 gigatonnellate stimate di CO2 emesse dal settore dei trasporti nel 2020, le autovetture hanno contribuito con 2,9 gigatonnellate o il 40%.