Di Maio passa all’incasso e diventa delegato della UE nel Golfo Persico

Alla fine essere europeisti, anzi convertiti all’europeismo, paga: Luigi Di Maio ha avuto la sua nomina a inviato speciale dell’Unione Europea per il Golfo Persico. Non si pul dire che la Commissione, questa volta nella persona del responsabile per le relazioni esterne, Borrell, non paghi i propri debiti di gratitudine, soprattutto verso chi si rimangia le promesse elettorali e diventa pro UE e Pro Euro, dopo essere stato duramente No Euro. Un salto di posizione a 180 gradi da fare invidia alle quaglie, ma che gli ha reso, almeno per un paaio d’anni, un’ottima posizione ben remunerata. In questo modo si è dimenticato di quello che eera il suo credo, e quello del suo partito, solo sei anni fa, come potete vedere in questo video (potete seguire dal minuto 1,50)

La maggior opposizione alla sua nomina l’hanno fatta proprio i Paesi del Golfo Persico che, di primo acchito, avevano ritenuto la sua candidatura una sorta di scherzo fatto dal buontempone Borrell, anche perché le posizioni dell’Italia verso i paesi dell’area, durante la sua reggenza come ministro, non erano state particolarmente positive. Chissà come prenderanno adesso la notizia della sua nomina, maa parlaimo di Paesi che la politica estera la fanno da sempre e piuttosto bene. Organizzeranno una bella serie di prestigiose conferenze per poterlo portare sulle loro posizioni. Del resto la politica estera della Commissione conta poco più che zero: a curare le vere relazioni sono la Francia e, in misura minore, la Germania, e i risultati di questo duopolio si vedono.

Di Maio fu suggerito da Draghi e non poteva essere diversamente, essendo lui un  solido sostenitore del governatore e uno dei leader del partito di maggioranza relativa. Ora il campano non conta politicamente più nulla, ma complimenti ai membri della Commissione che non dimenticano. Quindi Di Maio è uno di quelli che “Ce l’hanno fatta”: hanno rinnegato praticamente tutto, ma si sono assicurati uno strapuntino, e che gli italiani si arrangino.