La curiosa visione del mondo e della democrazia del PD in Europa: dal “Cordone sanitario” a INGE

Il mondo è un posto curioso, e ancora più curioso è il parlamento europeo, dove chi si dice “Democratico” esercita questo metodo di governo con la brutale esclusione dell’avversario dall’esercizio dei minimi poteri di controllo e di minoranza previsti in ogni democrazia parlamentare.

Come sottolinea questo scontro verbale fra Rinaldi e Benifei, il PD, parte del gruppo S&D, ha imposto in parlamento l’esclusione da ogni carica, comprese quelle di controllo e amministrazione, del gruppo ID, di cui fanno parte partiti non secondari come la Lega e Rassemblement National, attraverso il comodo sotterfugio del “Cordone sanitario”, cioè un sistema per cui i posti spettanti, proporzionatamente, a questa forza nel Parlamento sono stati assegnati alla altre.

Questo esercizio di autoritarismo ha avuto due effetti:

• abbiamo un partito in maggioranza, e con peso rilevante, in uno stato nazionale che è escluso dalla democrazia europea, così come accade per il partito che guida l’opposizione in Francia;
• con il Qatargate le responsabilità politiche vengono ancora maggiormente a ricadere su chi ha voluto escludere gli altri;

Proseguiamo però il discorso politico bisogna dire che il problema dell’ingerenza politica esterna sulle istituzioni europee era nel centro dell’attenzione di Bruxelles da tempo, tanto che venne creata nel 2020 una commissione speciale, INGE, Commissione per lo studio delle interferenze straniere nei processi politici europei, anche attraverso la disinformazione. Una Commissione fortemente voluta dai socialisti di S&D e di cui faceva parte l’on. Maiorino.

La Commissione ha prodotto un corposo documento in cui sono elencati i pericoli di ingerenza.Il documento cita:

• la Russia 60 volte, accusata di essere u “Regime Autoritario”;
• la Cina 40 volte;
• il Qatar 2 volte, senza nessuna osservazione specifica (evidentemente una monarchia assoluta non è un regime autoritario)
• Il Marocco una volta sola, e solo per l’utilizzo dello spyware Pegasus, insieme ad altri paesi.

Quindi la commissione voluta fortemente per studiare le ingerenze straniere ha prodotto un documento che, alla luce di quanto accade attualmente con il Qatargate e il convolgimento dei servizi segreti marocchini, sembra completamente strabico.Eppure questa commissione doveva essere il fiore all’occhiello della democrazia secondo la sinistra, e infatti lo è, una democrazia di parte, non equilibra, non giusta, e quindi, alla fine, non democratica.