Difesa
Delegazione Italiana da Baykar: Nel mirino i droni Kizilelma e il caccia di sesta generazione
L’Italia punta sui droni turchi: la visita ai vertici di Baykar svela i piani per affiancare il caccia di sesta generazione GCAP con il drone Kizilelma, consolidando l’asse industriale con Leonardo.
Non è stata una semplice visita di cortesia quella che, il 6 ottobre, ha portato una nutrita delegazione italiana presso il Bayraktar National Technology Center, il cuore pulsante del colosso turco della difesa Baykar. La presenza del Sottosegretario alla Difesa, dei vertici delle forze armate e di esponenti di Leonardo segnala che la nascente alleanza industriale italo-turca sta accelerando a pieno regime.
Sul tavolo, o meglio, sulla pista di decollo, c’erano le dimostrazioni di volo di due gioielli della tecnologia di Ankara: l’UCAV (Unmanned Combat Aerial Vehicle) Akinci e, soprattutto, il drone da combattimento supersonico Kizilelma. Un’occasione per toccare con mano le capacità di piattaforme che stanno ridefinendo le regole della guerra aerea moderna.
La visita si inserisce in un contesto strategico ben definito. Baykar non solo ha recentemente acquisito l’italiana Piaggio Aerospace, salvandola da un destino incerto, ma ha anche siglato una partnership paritetica (50:50) con Leonardo per dare vita alla joint venture LBA Systems. Un’operazione che ha un significato industriale e militare di primaria importanza, che potrebbe cambiare il quadro militare europeo.
Türkiye Cumhuriyeti Cumhurbaşkanlığı Savunma Sanayii Başkanı Haluk Görgün ile İtalya Savunma Bakan Yardımcısı Matteo Perego di Cremnago, İtalya Hava Kuvvetleri Komutanı Korgeneral Antonio Conserva, İtalya Kara Kuvvetleri Komutanı Korgeneral Carmine Masiello, İtalya Deniz… pic.twitter.com/jbU9EgAUyH
— BAYKAR (@BaykarTech) October 6, 2025
L’Importanza Strategica della Partnership
L’alleanza tra Leonardo e Baykar non è un matrimonio di circostanza, ma un’unione di competenze complementari con obiettivi ambiziosi. La logica è chiara:
- Baykar mette sul piatto la sua comprovata esperienza nella progettazione e produzione rapida di droni efficaci e a costi competitivi, come dimostrato sui campi di battaglia di mezzo mondo.
- Leonardo porta in dote la sua leadership nei sistemi di missione, nell’avionica avanzata, nella sensoristica, nella fusione dei dati e, soprattutto, la sua profonda conoscenza dei processi di certificazione aerospaziale in Europa.
L’obiettivo dichiarato di LBA Systems è quello di sviluppare prodotti non solo per il mercato europeo ma anche per quello globale, con un occhio di riguardo persino alle future tecnologie spaziali.
Un “Gregario Fedele” per il caccia del futuro
Il vero piatto forte della collaborazione, come emerso dalle dichiarazioni dei vertici aziendali, sembra essere il programma GCAP (Global Combat Aircraft Programme), il caccia di sesta generazione sviluppato da Italia, Regno Unito e Giappone. Haluk Bayraktar, CEO di Baykar, ha confermato che una “grande parte della discussione” riguarda la possibilità di fornire droni loyal wingman (gregari fedeli) per il GCAP.
Il Kizilelma, con le sue caratteristiche avanzate, si candida a ricoprire questo ruolo: un drone ad alte prestazioni, semi-invisibile, capace di affiancare, proteggere e aumentare le capacità offensive del caccia pilotato. Una capacità che è considerata essenziale per dominare i cieli del futuro.
İtalyan savunma bakanı ve kuvvet komutanları, dünyanın ilk ve tek insansız avcı uçağı KIZILELMA’nın uçuşunu izledi.
BAYKAR’a ziyarete gelen heyet, AKINCI ve TB3’ü de inceledi. pic.twitter.com/aBGqzmqMYz
— Avionot (@avionot) October 6, 2025
Una delegazione di altissimo livello
A sottolineare il peso politico e militare dell’operazione, la delegazione italiana era composta da figure di primo piano, tra cui:
- Matteo Perego di Cremnago, Sottosegretario di Stato alla Difesa.
- Gen. S.A. Antonio Conserva, Comandante della Squadra Aerea dell’Aeronautica Militare.
- Gen. C.A. Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.
- Amm. Sq. Giuseppe Berutti Bergotto, Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare.
- Simone Ungaro e Carlo Gualdaroni, in rappresentanza di Leonardo.
La presenza compatta dei vertici politici, militari e industriali del Paese testimonia un forte sostegno diplomatico e una visione strategica condivisa. In un panorama geopolitico in rapida evoluzione, con un’Europa alla ricerca di una maggiore autonomia difensiva, la partnership tra Roma e Ankara su tecnologie così critiche rappresenta una mossa pragmatica e lungimirante.
Certo che Italia e Turchia non hanno visioni strategiche coincidenti, anzi spesso Roma avrebbe interesse a contenere l’espansionismo turco, ad esempio in Libia o nel Mediterraneo orientale, ma, in questa fase, la collaborazione può funzionare, anche in considerazione del minor carico burocratico di cui gode l’industria militare turca rispetto all’asfissiante situazione europea.
Domande e Risposte per il Lettore
1) Che cos’è un “loyal wingman” e perché è così importante per i caccia di sesta generazione?
Un “loyal wingman“, o “gregario fedele”, è un drone da combattimento avanzato progettato per volare in coordinamento con un aereo da caccia pilotato. Il suo scopo è estendere le capacità del velivolo principale svolgendo missioni rischiose come la penetrazione in territorio nemico, l’ingaggio di bersagli, la guerra elettronica o la sorveglianza avanzata. Per i caccia di sesta generazione come il GCAP, questi droni sono fondamentali perché permettono di aumentare la massa combattente in aria, ridurre i rischi per i piloti e ottenere un vantaggio tattico decisivo, agendo come sensori e armi remote.
2) Quali sono i vantaggi concreti della collaborazione tra Leonardo e Baykar nella joint venture LBA Systems?
La partnership unisce il meglio di due mondi. Baykar offre la sua agilità produttiva e la capacità di sviluppare droni efficaci e collaudati sul campo a costi contenuti. Leonardo, d’altro canto, fornisce tecnologia di punta nel campo dell’elettronica, dei sensori e dei sistemi di comunicazione, oltre alla sua esperienza fondamentale per ottenere le complesse certificazioni necessarie a operare nel mercato europeo e NATO. Questa sinergia permette di creare prodotti tecnologicamente avanzati ma economicamente sostenibili, in grado di competere sul mercato globale con maggiori possibilità di successo.
3) Perché l’Italia sta stringendo un’alleanza strategica con la Turchia nel settore della difesa?
Questa mossa risponde a una logica geopolitica e industriale. Geopoliticamente, in un mondo sempre più instabile, l’Italia sta diversificando le sue partnership strategiche per garantirsi maggiore autonomia e sicurezza. La Turchia è una potenza regionale e un alleato NATO con un’industria della difesa in rapidissima crescita. Industrialmente, collaborare con un’azienda dinamica come Baykar permette a Leonardo e all’industria italiana di posizionarsi su un mercato, quello dei droni, in crescita esponenziale e di avere un ruolo di primo piano nello sviluppo delle tecnologie per i futuri sistemi di combattimento aereo.
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