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Decreto Speranza: un gran pasticcio autoritario

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Il decreto emesso dal ministro della Salute nel pomeriggio di domenica  è, in vero una norma PESSIMA, scritta in modo superficiale, affrettato e demagogico. Questo perchè da un lato impone un ordine categorico ad una categoria di attività che sembreranno superflue, ma sono comunque legittime, dall’altro perchè introduce un criterio di soggettività nell’applicazione di una norma decretale talmente ampio da rendere la sua applicazione completamente arbitraria.  Perchè chiudere le discoteche e non, ad esempio, chiudere le spiagge? Quando c’è “Troppa gente”, qual’è il numero limite? Cento persone che ballano all’aperto sono troppe? 50 sono ancora pericolose? 25? oppure 6? Allora perchè non chiudere le caserme?

In Francia il governo sta, ad esempio, valutando delle misure diverse, cioè l’utilizzo delle mascherine sul posto di lavoro.

Comunque la norma è scritta veramente male. Consideriamo il contenuto:

a) è fatto obbligo dalle ore 18.00 alle ore 06.00 sull’intero territorio nazionale di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale;

b) sono sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso.

Come si può, preventivamente, conoscere le località dove sia “Più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale? Come potrà saperlo preventivamente il cittadino che, in quei luoghi, dovrebbe indossare la mascherina? I comuni provvederanno ad istallare della cartellonistica apposita? Oppure il compito di fare questa valutazione verrà lasciato agli agenti della polizia municipale e delle forze dell’ordine, lasciando però un grado enorme di arbitrarietà e di difficoltà valutativa a chi deve applicare la norma stessa. Perchè non dare una valutazione spaziale più precisa, o un riferimento?

Inoltre la norma apre la strada anche a divieti politicamente più pensati e problematici: se sono state chiuse le discoteche come luoghi di assembramento, vedremo domani vietati i comizi politici? Lasceremo completamente la nostra libertà alla mercè di un potere che , con centinaia di migranti positivi, aiuta a creare un’emergenza per poi usarla come scusa per restringere le libertà personali e politiche? Anche perchè i dati relativi, ad esempio, alal Spagna, dove i contagi sono molto più numerosi, indicano una realtà un po’ più complessa del semplice “Tanti contagi, tanti morti”


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