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Decreto Sostegni Bis: nuovi contributi a fondo perduto per le imprese

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La nuova crisi finanziaria provocata dalla pandemia del Covid-19 ha reso necessaria, da parte del Governo Italiano, l’adozione di nuove misure per le imprese, i giovani, il lavoro ma anche la salute e i servizi territoriali. Nasce così il Decreto Sostegni Bis, approvato con la Legge del 23 luglio 2021, n° 106.

Attraverso il decreto trasformato in legge, diverso sono le aziende e le imprese che hanno la possibilità di accedere a garanzie finanziarie a condizioni agevolate. Una manovra resa necessaria per la crescita del paese che sembrava essere si completamente bloccato. Un modo per riuscire a superare il periodo buio e soprattutto a far ricircolare l’economia per continuare ad essere competitivi anche in Europa. Vediamo quindi su cosa si concentra il Decreto Sostegni Bis.

Le azioni del Decreto Sostegni Bis

Come accennato, il fine ultimo del nuovo Decreto Sostegni Bis è quello di favorire la ripresa del paese, ormai sempre più provato dalla pandemia globale. Sono diversi quindi le agevolazioni che si è ritenuto di dover adottare con questa nuova legge. Queste prevedono diverse agevolazioni che possono permettere alle diverse attività di recuperare il proprio fatturato prima di adempiere a compiti burocratici.

Nello specifico, con il nuovo Decreto Sostegni Bis aumenta il termine finale di sospensione per il versamento delle entrate tributarie e non delle cartelle affidante all’ante di riscossione. Allo stesso modo si allungano i tempi di sospensione per la notifica di nuove cartelle e di pignoramenti e la rimodulazione dei pagamenti delle rate del 2020.

I nuovi contribuiti a fondo perduto del Decreto Sostegni Bis

Uno dei fattori principali del Decreto Sostegni Bis è la possibilità di usufruire, da parte di diverse aziende del territorio, ai nuovi contributi a fondo perduto. Rispetto a quelli già previsti nel maggio 2021 aumentano per consentire a tutti i possessori di partita IVA di accedervi previo autodichiarazione che affermi il rispetto dei requisiti minimi.

I contributi a fondo perduto consistono nella cessione di una somma di denaro a seguito della presentazione di apposita domanda. Questo si differenzia in contributo automatico e contributo per attività commerciali. Se il primo è erogato in modo automatico verso gli stessi esercenti che hanno fatto richiesta con il primo decreto, per il secondo è necessario accertare di nuovo la stagionalità della propria attività.

Anche chi non aveva avuto accesso al primo sostegno può effettuare una richiesta attraverso l’apposita istanza.

La richiesta dei contributi

Per la richiesta dei contributi a fondo perduto stanziati dal Decreto Sostegni Bis è necessario presentare in primo luogo un’autocertificazione che attesti la sussistenza dei requisiti per la partecipazione agli stessi. In molti casi, a seguito di questo passaggio, l’erogazione è automatica in caso, come accennato, si sia già effettuata una precedente richiesta.

A seguito dell’accettazione della stessa i contributi saranno versati o attraverso un accredito sul conto corrente bancario indicato in fase di compilazione, o attraverso un contributo versato sotto forma di credito d’imposta che potrà essere utilizzato nel modello F24 dell’Agenzia delle Entrate.


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