Analisi e studi
DEBT TOOL: DIVERTITEVI A FARE PREVISIONI SUL DEBITO DELL’ITALIA (E NON SOLO)
Oggi, grazie al Centro Studi Allianz, vi diamo la possibilità di essere tutti dei piccoli Padoan.
Grazie a questo tool messo a punto dal Gruppo Assicurativo tedesco, potete prevedere fino al 2030 quale sarà l’andamento del rapporto D/PIL dell’Italia (ma anche di altri 6 principali paesi europei) al variare del tasso di crescita stimato per i prossimi anni, del tasso di inflazione atteso, dell’avanzo primario ottenibile e del tasso di interesse di finanziamento futuro del debito pubblico.
Secondo la Allianz, l’Italia non riuscirà a rientrare nei parametri di Maastricht per quanto riguarda il rapporto D/PIL: pur ipotizzando un tasso medio di crescita per i prossimi 15 anni del 1,0%, un tasso di inflazione del 1,7% (nel 2015 secondo il sito inflaction.eu è stato dello 0,04…), un avanzo primario del 2,9% ed un tasso d’interesse del 3,3% il debito pubblico italiano nel 2030 arriverebbe ad un rapporto di poco sotto il 100%, esattamente il 97% del PIL. Inutile dire che un avanzo primario medio del 2,9 significherebbe tagli a servizi e welfare che avrebbero un impatto sui redditi e quindi sulla crescita, ma anche ipotizzando un effetto neutro non riusciremmo comunque ad arrivare neanche lontanamente alla soglia del fatidico 60% stabilito dai Trattati europei.
Ho provato a fare un’ipotesi per l’Italia confrontata alle previsioni dei loro analisti. Questo è il risultato:
Ipotizzando una crescita media dell’1% (considerando che questa congiuntura favorevole di prezzi commodities ed energia bassi ed euro debole non durerà in eterno), una ripresa dell’inflazione più modesta di quella ipotizzata dagli analisti Allianz, un avanzo primario in linea con quanto fatto negli anni passati (comunque generoso) ed un tasso d’interesse più basso dell’ipotesi base, tra 15 anni saremmo ancora ad un D/PIL del 116%.
Fatevi le vostre previsioni e controllate il risultato: magari scoprirete di essere più bravi di Padoan…
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