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DE BERTOLDI vs PAOLO SAVONA: POTEVA LA CONSOB AGIRE PRIMA? NO, PERCHE’ LE AVETE LEGATO LE MANI CON LE NORME PRO EUROPA

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Grazie ad un video di RadioSparlamento vi presentiamo un estratto dell’audizione in Commissione Parlamentare Banche  di Paolo Savona, presidente Consob, che viene attaccato dall’onorevole De Bertoldi (FdI) per aver agito in ritardo nel divieto di vendita allo scoperto. L’accusa è chiara: se CONSOB avesse preso la decisione di bloccare le vendite allo scoperto in anticipo, il 10 marzo e non il 17, si sarebbe evitato di raggiungere un minimo. Quindi la CONSOB si sarebbe comportata con leggerezza.

Il Professor Paolo Savona risponde che, purtroppo, sono le leggi e le norme europee e nazionali che impedivano l’intervento della CONSOB. La colpa del mancato intervento è stato proprio il fatto che le leggi obbligano la CONSOB a piegarsi ai voleri dell’ESMA, l’ente europeo che regola i mercati . La CONSOB ha dovuto vedere le perdite oltre il 10% su 85 titoli prima di poter chiedere il “Parere” all’ESMA e quindi poter  intervenire e questa si è presa 48 ore per rispondere, mentre i nostri titoli andavano a fondo!!!. Addirittura si è dovuto chiedere l’ok del board dell’ESMA per il blocco di tre mesi di vendite allo scoperto, ed il Board dell’ESMA non ha neppure raggiunto l’unanimità, tanto che gli speculatori hanno potuto poi agire contro i titoli italiani nei mercati che non avevano applicato la chiusura. Se il Parlamento incatena la CONSOB la colpa è del parlamento, non della CONSOB, ed il sistema finanziario di controllo NON  FUNZIONA perchè troppo complesso, troppo legato ad entità esterne. Un pasticcio fra nuovo, che non esiste, e vecchio controllo, che non c’è.

La vera speculazione non è sulle vendite allo scoperto, minime, ma su vendite effettive, e la CONSOB non può intervenire e chiudere la borsa, questo dipende dal ministero dell’Economia.

La CONSOB non vuole più poteri, ma vuole avere quelli giusti per intervenire quando è necessario, o che sia chiaro chi debba intervenire. Il Parlamento italiano invece ha creato un intreccio sbagliato di poteri, contro-poteri, controlli europei, pareri ESMA etc, che IMPEDISCONO  alla CONSOB di svolgere il proprio lavoro. Il Parlamento deve impugnare quindi l’accetta e tagliare questo pasticcio giuridico oppure, fra qualche mese , ci troveremo ad essere nella stessa situazione. 

Buon ascolto


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