Economia
Dazi: ecco i modelli di auto i cui prezzi esploderanno a causa dei nuovi diritti doganali
Sono ben 47 i modelli di auto che sono prodotti in Messico o Canada e che quindi ora sono colpiti dai maxi dazi del 25%, con forti aumeenti dei prezzi

Uno dei mercati più colpiti dai nuovi dazi di Trump è il settore auto: decenni di dazi zero aevavo favorito la delocalizzazione di buona parte della produzione di auto dagli Stati Uniti ai paesi confinanti. Una situazione che ora Trump vuole cambiare, ma non sarà per niente facile.
Secondo i dati del governo USA, 34 modelli sono stati importati dal Canada o dal Messico, ma l’elenco è in realtà più lungo. Secondo i dati raccolti da CarsCorp tra cui i rapporti dei produttori, Business Insider, Detroit Press e NHTSA, è stato compilato un elenco completo dei veicoli interessati. Secondo le ricerce della rivista sono 47
Ecco l’elenco:
BMW – Il 42,7% della sua gamma di veicoli negli Stati Uniti è prodotto in negli USA
BMW Serie 2 Coupé/Convertibile (Messico)
BMW M2 Coupé (Messico)
BMW Serie 3 berlina (Messico)
Ford – Il 78,3% della sua linea di produzione statunitense è di produzione nazionale
Ford Bronco Sport (Messico)
Ford Maverick (Messico)
Ford Mustang Mach-E (Messico)
Ford Mustang GTD (Canada)
General Motors – Il 47,3% della gamma statunitense è prodotto Negli USA
Chevrolet Blazer (Messico)
Chevrolet Blazer EV (Messico)
Chevrolet Equinox (Messico)
Chevrolet Equinox EV (Messico)
Chevrolet Silverado (Messico)
Chevrolet Silverado HD (Canada)
GMC Sierra (Messico)
GMC Terrain (Messico)
Honda – Il 58,9% della gamma statunitense è prodotto in patria
Honda CR-V ibrido (Canada)
Honda Civic berlina (Canada)
Honda HR-V (Messico)
Honda Prologue (Messico)
Acura ADX (Messico)
Gruppo Hyundai: il 38,4% della gamma statunitense è prodotto negli USA.
Hyundai Tucson (Messico)
Hyundai Santa Fe (alcune, ma non tutte, sono importate dal Messico)
Kia K4 (Messico)
Mazda – il 20,3% della sua linea di produzione negli Stati Uniti è di produzione negli USA
Mazda CX-30 (Messico)
Mazda3 (Messico)
Mercedes-Benz – il 36,5% della gamma statunitense è di produzione negli USA
Mercedes-Benz GLB (Messico)
Nissan – Il 45,6% della gamma statunitense è prodotto negli USA
Infiniti QX50 (Messico)
Infiniti QX55 (Messico)
Nissan Sentra (Messico)
Nissan Kicks (Messico)
Nissan Versa (Messico)
Stellantis – Il 68,2% della sua gamma statunitense è prodotto negli USA
Dodge Charger Daytona (Canada)
Ram 2500 (Messico)
Ram 3500 (Messico)
Ram 4500 (Messico)
Ram 5500 (Messico)
Ram ProMaster (Messico)
Jeep Compass (Messico)
Chrysler Pacifica (Canada)
Toyota – il 44,1% della sua gamma di veicoli negli Stati Uniti è prodotto negli USA
Toyota Tacoma (Messico)
Toyota RAV4/RAV4 Hybrid (Canada)
Lexus NX (Canada)
Lexus RX (Canada)
Gruppo VW – Il 27,8% della sua gamma di prodotti negli Stati Uniti è di produzione nazionale
Audi Q5/SQ5 (Messico)
VW Jetta (Messico)
VW Taos (Messico)
VW Tiguan (Messico)
Possono esserci forti aumenti di prezzo
I nuovi dazi fra USA e Canada non si limiteranno ad aggiungere qualche dollaro in più al prezzo di listino. Secondo la Reuters, gli addetti ai lavori mettono in guardia da “drastici aumenti dei prezzi”. John Bozzella, presidente dell’Organizzazione Internazionale dei Costruttori di Autoveicoli (OICA), un gruppo commerciale che rappresenta quasi tutte le principali case automobilistiche, ha dichiarato che alcuni modelli potrebbero subire aumenti fino al 25%, con un “impatto negativo sui prezzi e sulla disponibilità dei veicoli” percepibile quasi immediatamente.
Bozzella ha anche avvertito: “Non si può delocalizzare la produzione automobilistica e la catena di fornitura da un giorno all’altro. Questa è la sfida e il dilemma: i dazi sulle auto in Nord America potrebbero finire per aumentare i costi per i consumatori prima che i posti di lavoro tornino nel Paese”. Quindi il problema sarà il periodo di transizione prima che le produzion si spostino da un paese all’altro.
Anche i pezzi di ricambio diventeranno più costosi
Non sono solo le auto intere ad essere importate dai vicini, ma anche milioni di pezzi di ricambio. Anche i veicoli assemblati negli Stati Uniti ne risentiranno, poiché le parti provenienti da Canada e Messico sono soggette alle tariffe.
Un’analisi dell’Anderson Economic Group stima che i crossover più piccoli potrebbero subire un aumento dei prezzi di almeno 4.000 dollari, mentre i SUV e i camion più grandi potrebbero subire un balzo di 9.000 dollari. I veicoli elettrici, tuttavia, sono destinati a essere colpiti più duramente, con aumenti medi dei prezzi che potrebbero raggiungere i 12.000 dollari. Un alro duro colpo per la mobilità elettrica
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