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Dal Giappone il primo contratto commerciale per l’energia da fusione: i supermercati Aoki scommettono sullo Stellarator
Il Giappone segna un punto di svolta: firmato il primo contratto commerciale al mondo per l’energia da fusione. Una catena di supermercati scommette sulla tecnologia Stellarator per alimentare il futuro della grande distribuzione. Scopri la roadmap verso il 2030.

In Giappone qualcuno inizia a fare sul serio sulla fusione nucleare. La società di fusione con sede a Tokyo, Helical Fusion, ha firmato un accordo di acquisto di energia (PPA) con la Aoki Super Company, una catena di supermercati regionale del Giappone centrale. Si tratta di una notizia che potrebbe passare inosservata ai più, ma che rappresenta un segnale fondamentale: è il primo PPA per l’energia da fusione mai firmato nel Sol Levante, cioè il primo acquisto d’energia da fusione.
Takaya Taguchi, CEO di Helical Fusion, non ha usato mezzi termini: questo accordo rappresenta un “passo concreto verso l’adozione nel mondo reale dell’energia da fusione”. Non siamo più nel campo della pura teoria, ma si inizia a parlare di catena del valore e di domanda reale.
La tecnologia: perché lo Stellarator e non il Tokamak?
Fondata nell’ottobre 2021, Helical sta costruendo la sua fortuna sulla ricerca del National Institute for Fusion Science, puntando sul design Helical Stellarator. Per i non addetti ai lavori, è utile capire la differenza con i progetti più famosi come ITER in Francia (basati sul Tokamak):
Tokamak: Ha una forma toroidale uniforme (una ciambella perfetta).
Stellarator: Torce quella forma in una figura a 8.
Questa differenza geometrica non è un vezzo estetico, ma risolve un problema fisico cruciale: permette di aggirare le difficoltà che i Tokamak affrontano quando le bobine magnetiche che confinano il plasma sono necessariamente meno dense all’esterno dell’anello.
Il “Programma Helix” dell’azienda giapponese definisce tre requisiti essenziali per una fusione commercialmente valida, che lo Stellarator sarebbe in grado di soddisfare con le tecnologie esistenti:
Funzionamento in stato stazionario (continuo).
Produzione netta di elettricità.
Manutenzione regolare ed efficiente dei componenti.
La roadmap verso il 2030
L’approccio di Helical Fusion non è improvvisato, ma si fonda su oltre 60 anni di ricerca nazionale giapponese.2 La tabella di marcia è ambiziosa ma chiara:
| Periodo | Obiettivo del Programma Helix |
| Metà anni ’20 | Completamento delle dimostrazioni dei singoli componenti chiave (magnete superconduttore ad alta temperatura e blanket/divertore). |
| Anni ’30 | Dimostrazioni integrate con il dispositivo Helix HARUKA. |
| Anni ’30 (fase succ.) | Realizzazione del primo dispositivo pratico di generazione di energia da fusione al mondo, Helix KANATA. |
L’economia reale entra in gioco
L’aspetto più interessante per noi, che osserviamo le dinamiche economiche, è il coinvolgimento di un attore dell’economia reale come la Aoki Super. Questa catena gestisce 50 supermercati nella prefettura di Aichi e ha un fabbisogno energetico massiccio per il riscaldamento, il raffreddamento e, soprattutto, la refrigerazione.
L’investimento di Aoki in Helical Fusion, avvenuto già nel luglio 2025, e il successivo accordo PPA, dimostrano che il piano di sviluppo è stato valutato concretamente da chi consuma elettricità ogni giorno.3 Non si tratta di mecenatismo, ma di una strategia industriale per stabilizzare i costi energetici futuri. Ad oggi, Helical Fusion ha raccolto 5,2 miliardi di JPY (circa 34 milioni di USD) in finanziamenti azionari, portando la raccolta totale a circa 38 milioni di USD.
Mentre in altre parti del mondo ci si perde in lungaggini burocratiche, il Giappone mobilita la sua intera catena industriale, dalla produzione avanzata all’utente finale, per accelerare una tecnologia che potrebbe cambiare per sempre il paradigma energetico globale.
Domande e risposte
Quando potremo vedere accesa la prima lampadina alimentata da questo accordo?
Nonostante la firma dell’accordo sia avvenuta oggi, nel 2025, la produzione effettiva di energia non è immediata. La roadmap di Helical Fusion prevede il completamento dei test sui componenti entro la metà di questo decennio, ma il dispositivo di generazione pratica, chiamato Helix KANATA, è previsto per gli anni ’30. Questo PPA è un contratto “future” che finanzia lo sviluppo garantendo un mercato di sbocco, una pratica comune per le tecnologie emergenti ad alto capitale.4
Perché un supermercato dovrebbe investire nella fusione nucleare?
La grande distribuzione organizzata (GDO) è un settore estremamente energivoro. I frigoriferi e i congelatori aperti 24/7, insieme all’illuminazione e alla climatizzazione di grandi superfici, rendono la bolletta energetica una delle voci di costo principali. Aoki Super, investendo in Helical Fusion, cerca di assicurarsi una fornitura stabile e potenzialmente più economica nel lungo periodo, proteggendosi dalla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili e dalle tasse sulle emissioni, dimostrando una visione imprenditoriale di lungo respiro.5
Cos’è esattamente uno Stellarator e perché è diverso dai reattori di cui sentiamo parlare solitamente?
La maggior parte dei progetti di fusione famosi (come ITER) usa il “Tokamak”, che ha la forma di una ciambella simmetrica. Lo Stellarator, scelto dai giapponesi, ha invece una forma complessa, attorcigliata su se stessa come un nastro o un numero 8. Sebbene sia più difficile da costruire meccanicamente, questa forma offre una stabilità del plasma superiore per il funzionamento continuo, evitando le interruzioni improvvise (disruzioni) che spesso affliggono i Tokamak. È una scommessa sulla stabilità operativa rispetto alla semplicità costruttiva.









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