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Dal 2019 ad oggi han chiuso 1000 agenzie di viaggio. Ma non c’era l’incredibile crescita del 6%? Comunque 1000 condizionatori in meno

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L’annuario delle agenzie di viaggio, guida al settore dei viaggi organizzati e dell’assistenza al turismo, ci informa che la famos “Ripresa”, quella del +6% del PIL nel 2021, quella degli straordinari successi vantati da Draghi, non è stata tale per tutti. Dai 7700 operatori che operavano come agenzie viaggi o attività assimilate nel 2019, sono rimaste attive a otti solo 6700 attività. Un calo di circa 1000 aziende che hanno chiuso in due anni. Attualmente ci sono solo  6.729 imprese registrate tra agenzie di viaggi dettaglianti (in tutto 5.800), operatori (685) e ricettivisti (244), complessivamente circa mille in meno rispetto al 2019. Segno della profonda crisi da Covid che ha investito il settore e che la ripresa è ben lontano dall’aver guarito.

Guardando invece alla geografia delle agenzie di viaggi, la bussola resta orientata a nord: il 49% delle imprese si colloca nell’Italia settentrionale (l’80% di queste fa parte di un network), il 22% al centro, il 19% al sud e il 10% sulle isole. Inoltre ha preso molto peso il settore dei servizi collegati, come quello assicurativo, che viene offerto ormai dal 80% degli operatori.

Chiaramente il settore delle agenzie turistiche e assimilate è comunque un’industria sottoposta a forti sconvolgimenti, ma il Covid-19 l’ha colpita in modo veramente devastante queste aziende. Poi si è parlato della ripresa, del “+6%”, senza parlare di quello che si è perso prima. Eccovi la verità sull’enorme crescita

Questp è il valore del PIL in assoluto. Ecco i grandi successi dei governi degli ultimi 10 anni. Comunque il governo sarà felice: 1000 condizionatori in meno da accendere quest’estate

 

 

 


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