Attualità
Dai reattori nucleari modulari all’idrogeno: nuovo accordo Newcleo Tecnimont
Newcleo ha firmato un accordo con le unità NextChem Tech e Tecnimont di Maire Tecnimont per l’utilizzo dei suoi reattori nucleari modulari per la decarbonizzazione dell’industria chimica, compresa la produzione di idrogeno. Un interessante passo avanti che, fra l’altro, coinvolge anche l’engineering italiano nel settore chimico.
Newcleo, fondata dal fisico italiano e ex-allievo dell’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare (CERN) Stefano Buono, sta sviluppando piccoli reattori modulari di quarta generazione per produrre energia nucleare.
“I reattori modulari di piccole dimensioni o avanzati hanno il potenziale non solo per la produzione di energia elettrica, ma anche per le applicazioni industriali”, ha dichiarato Buono, presidente e amministratore delegato di Newcleo, in un comunicato.
I reattori nucleari modulari (SMR) studiati da Newcleo sono di quarta egenerazione e arricchiscono in modo autonomo l’uranio, necessitando quindi una quantità di minerale iniziale, da estrazione, molto inferiore. Inoltre si tratta di reattori a “Neutroni veloci” con raffreddamento e metallo liquido, nel caso specifico piombo. Sono previste due dimensioni, da 30 MW, adatta a impianti industriali e localizzazioni isolate, e 200 MW , più adatta a impianti di generazione ordinari.
L’accordo consentirà la produzione di idrogeno elettrolitico e di prodotti chimici sostenibili, tra cui ammoniaca a zero emissioni, metanolo, carburanti elettronici e derivati, hanno dichiarato le due aziende.
Inoltre Tecnimont fornirà a Newcleo servizi di consulenza di alto livello per lo sviluppo di centrali elettriche basate sul piccolo reattore veloce modulare raffreddato a piombo della start-up e alimentato con rifiuti nucleari riprocessati.
Maire Tecnimont, con sede a Milano, è presente in 45 paesi e si occupa della costruzione di impianti per l’industria petrolchimica, della raffinazione e dei fertilizzanti.
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