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Da oggi le bollette britanniche sono cresciute del 54%. Raddoppiato in numero dei poveri, in una notte

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Il Giorno del Giudizio energetico, noto da mesi, è giunto per i cittadini del Regno Unito. Le nuove tariffe elettriche definite dall’autorità di settore Ofgem stabiliscono un aumento del prezzo dell’elettricità del 54% che colpirà 22 milioni di utenze inglesi. Da un giorno all’altro il prezzo raddoppia, con una spesa annua aggiuntiva pari a 693 sterline, circa 800 euro.

Ovviamente le ricadute sociali saranno forti e dolorose: da un giorno all’altro le famiglie in difficoltà nel pagare le bollette, cioè quelle che usano almeno il 10% del proprio reddito per i fabbisogni energetici, sono raddoppiate, passando da 2,5 a 5 milioni. Quindi abbiamo un numero doppio di persone che devono scegliere se pagare la luce o comprare cibo, carburante per andare al lavoro o vestiti necessari per se e per i propri figli.

Questo aumento tra l’altro giunge dopo un altro notevole incremento dei prezzi accaduto lo scorso autunno,  che aveva aumentato già la spesa di un altro 30%. Insomma alla fine le famiglie inglesi sono di fronte alla maggior riduzione del proprio benessere dalla seconda guerra mondiale. Per cosa? Per una serie di errori clamorosi nella politica energetica e per aver inseguito il mito di una decarbonizzazione devastante.

Jonathan Marshall della resolution Foundation ha affermato che bisogna “avere  chiara strategia a lungo termine per migliorare l’isolamento domestico, aumentare la produzione di elettricità rinnovabile e nucleare e riformare i mercati energetici in modo che le bollette energetiche delle famiglie dipendano meno dai prezzi globali del gas“. Però questo richiede denari, e soprattutto tempi lunghi. nel breve termine non resta che tirare la cinghia, e fare un nuovo buco. Non si può pensare di compensare 20 anni di errori e mancati investimenti in tre mesi. Intanto molti faranno la fame.


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