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Da Moneyball al Venezia Calcio: arriva il corso di Data economy

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C’è un film del 2011 molto bello con Brad Pitt protagonista, il cui titolo è “L’arte di vincere” (“Moneyball” in lingua originale), basato sul libro Moneyball: The Art of Winning an Unfair Game di Michael Lewis, che racconta l’evoluzione della squadra di baseball Oakland Athletics e del loro general manager Billy Beane. È la storia della ricostruzione di un club caduto ormai in disgrazia, grazie all’analisi dei dati e delle statistiche di tutti i giocatori della Lega che un giovane laureato in economia mette a disposizione del manager.

Senza entrare nel dettaglio della trama, il film ci serve per introdurre un argomento particolarmente attuale nel momento storico che stiamo vivendo: quello della data economy, un’espressione sempre più frequente, utilizzata per indicare la catena di attività che valorizzano i dati attraverso processi di generazione, raccolta, elaborazione, analisi, automazione e valorizzazione degli stessi.
In sostanza si tratta della capacità di previsione del comportamento umano, quindi lavoro, casa, città, mobilità, grazie all’utilizzo di tecnologie basate sui dati.

Ovviamente nessuno ha in mano la capacità di leggere il futuro senza alcun margine di errore, specialmente perchè stiamo parlando delle reazioni e dei comportamenti di essere umani, non di macchine, ma di sicuro la strada intrapresa ci sta conducendo verso una possibilità di previsione, anche se non certa, di sicuro molto affidabile.

Quanto possa risultare prezioso uno strumento del genere in ambito sportivo l’abbiamo appurato rispolverando le gesta di Brad Pitt/Billy Beane, ma anche, per restare alla strettissima attualità, pensando al Midtjylland, club che ha realizzato il più virtuoso scouting algebrico del pallone riuscendo a vincere titoli in patria e sbarcare perfino in Champions League. Oppure guardando in casa nostra, al Venezia che è arrivato in serie A prendendo spunto dal Moneyball degli Oakland Athletics.

Pensate però quanto riesca a incidere una serie di analisi del genere sulle scelte di marketing di ogni singola azienda, ambito in cui conoscere le abitudini dei consumatori è fondamentale per poter approntare dei piani di comunicazione efficaci, con concrete aspettative di arrivare ad ottenere risultati più che soddisfacenti.

Ecco allora prendere sempre più piede la scienza riguardante i numeri, sia dal punto di vista della lettura che da quello dell’interpretazione.

Un vero e proprio mondo da scoprire attraverso lo studio, come quello garantito dal corso di data economy, efficacissimo strumento per per apprendere i metodi per trasformare le cifre in previsioni concrete.


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