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Difesa

Crosetto Furioso con Stoltemberg, ma la risposta è semplice: pensare all’Italia e non oltre

Il ministro della difesa fa male a prendersela con Stoltemberg, che è solo un politico che fa favori alla sua parte. Ci vuole realismo e praticità, e farci gli affari nostri

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Guido Crosetto

Il recente sviluppo nelle relazioni tra l’Italia e la NATO ha suscitato un dibattito significativo, anche perché ha mostrato tangibilmente quanto in Europa, NATO compresa, contino più le vicinanze politiche che la lealtà e l’impegno.

Il Ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha espresso forte disappunto per la decisione della NATO di nominare un inviato spagnolo per il Fronte Sud, un ruolo che l’Italia aveva fortemente sostenuto e per il quale aveva presentato la propria candidatura. Questa mossa è stata percepita come un affronto personale da Crosetto, che ha manifestato la sua frustrazione in un’intervista a “La Stampa”, evidenziando come l’Italia si fosse battuta per l’introduzione di questo ruolo e come la decisione di affidarlo alla Spagna rappresenti un tradimento di principio.

La situazione si complica ulteriormente considerando l’importanza strategica dell’Africa per la sicurezza futura dell’Alleanza Atlantica. Crosetto ha sottolineato come, nel giro di vent’anni, la popolazione africana potrebbe diventare un problema centrale per la NATO.

Nel frattempo Russia e Cina stanno acquisendo posizioni di vantaggio nel continente. La decisione di Jens Stoltenberg, Segretario Generale della NATO, di non nominare un rappresentante italiano sembra essere stata influenzata da dinamiche interne all’Alleanza, secondo quanto suggerito da Crosetto. In altre parole Soltenberg ha voluto sistemare un amico politico.

Ingenuità di Crosetto?

In Italia c’è questo pensiero per cui le decisioni prese all’estero siano più corrette e imparziali di quelle prese in Italia, per cui si rimane delusi quando si scopre la realtà dei fatti. In realtà è proprio l’esatto opposto: il fatto di poter prendere delle decisioni lontano dal controllo democratico di organi elettivi fa si che queste siano prese sulla base esclusivamente degli interessi personali o di parte.

Crosetto sembra accorgersene solo ora, e questo fa nascere il dubbio che il ministro sia un po’ ingenuo, o abbia finto di essere tale per potersi indignare successivamente. Stoltemberg non è che l’ennesimo appareggio di quell’Europa nordica che, francamente, se ne infischia del Mediterraneo e che con questa decisione ha pensato solo a piazzare un amico politico. Del resto l’attuale segretario NATO è in partenza ed è proprio in questa fase che si fanno questo tipo di piaceri.

L’Italia deve francamente ignorare questa decisione NATO; assicurare alla stessa l’appoggio minimo possibile, e fare i propri interessi nelle aree di nostra attenzione: Tunisia, Libia e paesi Sub-Sahariani dove intendiamo coltivare degli interessi. La nostra attività internazionale quindi dovrebbe essere indirizzata da un sano realismo nei rapporti internazionali, coltivando più rapporti di amicizia ed economici, che interventi militari, il tutto con rapporti coi player rilevanti, Egitto in primis.

E che lo spagnolo provi a sbrigare il pasticcio fra Marocco e Algeria con le sue mani e senza l’intervento dell’Italia.  Intato, tra qualche mese, con l’arrivo di Trump si ridiscuterà tutto da  zero.


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