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Politica

Bomba di Crosetto sulla NATO: “Il Re è Nudo”. A cosa serve davvero oggi l’Alleanza?

Il Ministro della Difesa Guido Crosetto scuote l’Alleanza Atlantica definendola un “Re Nudo”. Dalla sua funzione originale alle guerre in Libia e Serbia: qual è oggi il vero scopo della NATO per l’Italia? Un’analisi senza filtri.

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Crosetto, ministro della difesa italiano, ha rotto il silenzio su un tema che scotta, un tabù per la politica europea e atlantica degli ultimi trent’anni. E nel farlo, ha avuto il coraggio di affermare quello che in molti pensano ma nessuno osa dire: il Re è Nudo. La cosa più significativa è che a pronunciare queste parole non è un “filo-russo” o un “sovranista” anti-sistema, ma l’attuale Ministro della Difesa di un governo pienamente inserito nel quadro occidentale. Un uomo dello status quo che, proprio per questo, rende la sua critica ancora più dirompente. Ecco cosa ha detto a Padova durante un convegno:

Il centro del mondo non sono più Usa e Ue, la Nato si adegui ai temi cambiati“.  “Se la Nato è nata per garantire la pace e la mutua difesa o diventa un’organizzazione che si prende questo compito parlando con il Sud del mondo oppure non raggiungeremo l’obiettivo di avere sicurezza all’interno di regole che valgano per tutti”

L’Alleanza Atlantica, nata con uno scopo difensivo ben preciso durante la Guerra Fredda, dalla caduta del Muro di Berlino si è progressivamente trasformata. Il suo allargamento a Est, celebrato come un trionfo della democrazia, ha anche innescato una crisi d’identità che oggi giunge al pettine. Crosetto, con la sua analisi, non fa altro che fotografare una realtà evidente: le politiche fallaci e spesso ondivaghe di un’Europa senza una vera visione strategica hanno eroso la natura stessa dell’alleanza, riducendola all’ombra di quello che fu.

Le parole del ministro pesano come macigni, e arrivano probabilmente anche sulla spinta delle continue e iperboliche richieste di aumento degli investimenti militari, sollecitate con forza da Berlino e dai partner dell’Est Europa. Ma la sua affermazione, per quanto coraggiosa, è quasi ovvia per chiunque analizzi la storia recente senza paraocchi ideologici.

Che significato può avere oggi il concetto di “mantenere la pace”, quando la NATO è intervenuta direttamente in numerosi conflitti che nulla avevano a che fare con l’articolo 5, ovvero la difesa collettiva di un suo membro? Dalla Jugoslavia alla Serbia, fino all’intervento in Libia che ha destabilizzato un’intera regione alle porte dell’Italia. Queste missioni, giustificate con motivazioni umanitarie o di “esportazione della democrazia”, hanno snaturato la funzione originaria del patto.

Oggi, qual è il ruolo della NATO, soprattutto per un Paese come l’Italia? Una nazione che, per Costituzione e volontà politica, non ha velleità militari che vadano oltre la stretta difesa dei propri confini e non ha vicini ostili pronti a un’aggressione convenzionale. La sua utilità si è forse ridotta a un mero “scudo nucleare”, una garanzia di protezione ultima in un mondo sempre più instabile?

Crosetto ha scoperchiato il Vaso di Pandora. Ha posto un problema enorme, strategico, che tocca la sicurezza e le finanze di un’intera nazione. Ora la vera domanda è: dopo la coraggiosa constatazione del Re Nudo, ci sarà il coraggio politico, in Italia e in Europa, di aprire una discussione seria sul futuro dell’Alleanza?O come sempre tutto finirà in una mare di discussioni e aria fritta , con le solite strumentalizzazioni europeiste di una sinistra sotto vuoto spinto?


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