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Cristiano Ronaldo ed i 4 miliardi di danni alla Coca Cola. L’influencer crea, l’influencer distrugge…

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Cristiano Ronaldo ha causato il caos nel mondo dei beni di consumo e delle bevande quando ha spostato l Coca Cola da tavolo della conferenza stampa invitando a bere acqua.

Il gesto – che sarebbe considerato superficiale e privo di significato quasi in qualsiasi altra parte del mondo – ha fatto crollare azioni di Coca-Cola nel corso della settimana. La società ha perso circa $ 4 miliardi dalla sua valutazione di mercato.

L’incidente non solo ha avuto eco in tutto il mondo dello sport e delle bevande, ma è stato poi ampiamente coperto dai media internazionali.

L’affronto di Ronaldo nei confronti della Coca-Cola ha evidenziato il “rovescio della medaglia dell’ascesa degli influencer sportivi”, secondo un nuovo editoriale di Bloomberg. Il gesto apparentemente insignificante di Ronaldo ha mostrato come “il potere delle singole star, amplificato da enormi follower sui social media, può capovolgere le partnership che le aziende hanno stretto con squadre ed eventi”, ha scritto l’autore Andrea Felsted questa settimana.

Tutto nasce dalla volontà della Coca Cola di legarsi alla UEFA nel finanziamento del campionato europeo. Nello stesso tempo però Ronaldo non era legato alla Coca Cola. Quindi non c’era nessun impedimento per Ronaldo nel fare quale gesto che si è rivelato devastante. Nello stesso tempo dare potere a influencer s e star sportive, usarli come elementi trainanti dei propri marchi, significa anche fare si che si trovino in mano la possibilità di danneggiare gli  stessi marchi.

 

Ora però i marchi come Adidas e Coca-Cola hanno tagliato le spese per le sponsorizzazioni dei singoli atleti e si sono concentrati maggiormente sulle sponsorizzazioni a livello di squadra/torneo. Nel frattempo, Nike ha continuato a fare affidamento sul potere delle star di alcune grandi celebrità per aiutare a guidare il suo marchio: Michael Jordan, Serena Williams, Naomi Osaka e LeBron James, solo per citarne alcuni.

Poi ci sono dei rischi legati alle particolarità delle sigole star, ai loro credi, alle  loro preferenze, alla loro moralità. Paul Pogba, che è un musulmano praticante, martedì ha rimosso una bottiglia di Heineken dalla conferenza stampa tenuta dopo essere stato nominato Man of the Match dopo la vittoria della Francia contro la Germania. Niente alcol quando c’è lui anche se Heineken, che è Coca  Cola, è uno sponsor.

Puntare tutto sugli influencer è un’arma a doppio taglio. Si lega un marchio a una persona, alle sue giravolte, ai suoi gusti. Miliardi d’investimenti legati a una singola figura. In bocca al lupo.


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