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Energia

Crisi in Nigeria: la super raffineria Dangote smette di vendere il petrolio nel Paese

L’enorme raffineria nigeriana di Dangote cessa di vendere carburanti in Naira perché le forniture nella valuta nazionale nigeriana erano troppo poche

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Raffineria Dangote in Nigeria

La raffineria nigeriana Dangote Petroleum Refinery ha sospeso le vendite di petrolio nel Paese dopo aver smesso di ricevere carichi di greggio denominati in Naira dalla compagnia statale Nigerian National Petroleum Company (NNPC).

In un comunicato di mercoledì, la Dangote Petroleum Refinery ha dichiarato di aver temporaneamente interrotto la vendita di prodotti petroliferi in naira per evitare uno squilibrio tra i proventi delle nostre vendite e i nostri obblighi di acquisto di greggio, attualmente denominati in dollari statunitensi. Ad oggi, le nostre vendite di prodotti petroliferi in naira hanno superato il valore del greggio denominato in naira che abbiamo ricevuto. Di conseguenza, dobbiamo temporaneamente adeguare la nostra valuta di vendita per allinearla a quella di approvvigionamento del greggio.

L’anno scorso, il settore energetico nigeriano, in difficoltà, ha assistito a un evento molto significativo: la raffineria Dangote Oil ha iniziato a produrre benzina e a venderla all’NNPC, segnando la prima volta in decenni che il più grande produttore di petrolio dell’Africa raffina il proprio greggio.

Il NAira

La modernissima raffineria da 20,5 miliardi di dollari è stata avviata nel gennaio 2024, ma ha iniziato a produrre benzina solo a settembre. La gigantesca raffineria ha una capacità di lavorazione di 650.000 barili di greggio al giorno, molto più grande di qualsiasi raffineria in Europa e più che sufficiente per le esigenze della Nigeria.

Per addolcire ulteriormente l’affare, l’impianto ha acquistato il greggio e venduto i carburanti raffinati in Nigeria in valuta locale, facendo risparmiare al Paese la tanto necessaria valuta estera, soprattutto il dollaro statunitense.

Purtroppo, l’arrivo della gigantesca raffineria ha coinciso con sviluppi completamente fuori dal suo controllo. Fin dagli anni ’70, la NNPC ha sovvenzionato i prezzi del carburante per gli acquirenti locali. Ogni anno, l’azienda statale ha gradualmente recuperato questo denaro depositando presso il Tesoro nigeriano una minore quantità di royalty.

Tuttavia, il nuovo presidente nigeriano Bola Tinubu è stato costretto a eliminare il sussidio nel 2023, dopo che questo era costato al governo 10 miliardi di dollari, più del 40% del totale delle tasse riscosse.

Deposito della raffineria di Dangote

Inoltre, ha interrotto la politica di sostegno artificiale del valore della naira, lasciando che fossero le forze di mercato a determinarne il valore. I nigeriani pagano ora circa 2,30 dollari per gallone di benzina, un prezzo bassissimo per gli standard statunitensi, ma triplo rispetto a quello che pagavano solo un paio di anni fa.

Nonostante questo è evidente che la domanda di carburante in Naira è superiore alla quantità di petrolio greggio che la società piò comprare in Naira, e quindi ha dovuto interrompere gli acquisti per evitare di avere perdite. La soluzione ? Il governo deve trovare il modo per far vendere più prodotto  da raffinare in Naira


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