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Crisi economica: il porto di Los Angeles è ai minimi di lavoro dal 2009..

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Circa un anno fa, c’era un’enorme coda fuori da due dei maggiori porti americani, situati sulla costa occidentale. Ora, i porti si stanno fermando durante il periodo di picco delle spedizioni, prima del periodo di shopping più intenso dell’anno, soprattutto negli USA.

Non c’è più una quantità massiccia di navi portacontainer fuori dai porti di Los Angeles e Long Beach, in California, che gestiscono il 40% di tutti i container in entrata negli USA.

Secondo Gene Seroka, responsabile del porto di Los Angeles, il ritardo  cumulatosi nel 2021 è stato quasi completamente smaltito. In un briefing online, ha dichiarato che il porto di Los Angeles ha avuto l’ottobre più tranquillo dal 2009, cioè dalla grande crisi finanziaria…

Insieme, Los Angeles e Long Beach rappresentano la principale porta d’accesso all’economia statunitense dalla Cina. L’ottobre più tranquillo dai tempi della crisi finanziaria mondiale è segno che i rivenditori e i produttori hanno rallentato o interrotto gli ordini dall’estero a causa delle scorte elevate o del crollo della domanda.

Il commento di Seroka di martedì è un altro tassello del puzzle di un rallentamento globale emergente:

A maggio avevamo previsto che un eccesso di scorte, ovvero l’effetto bullwhip inverso, avrebbe raffreddato il boom del mercato dei trasporti. È l’alta stagione delle spedizioni: i rivenditori hanno già cancellato gli ordini all’estero mentre le compagnie di trasporto riducono la capacità di spedizione in vista del Black Friday e del Natale.

Le aziende di tutti i settori sono gonfie di scorte. Lo dimostra il rapporto scorte/vendite, cioè l’inverso della velocità di rotazione del magazzino,  che ha raggiunto i massimi da diversi decenni, costringendo gli importatori a ridurre le spedizioni dai fornitori esteri.

Poiché gli importatori sono bloccati dalle scorte, hanno ridotto gli ordini, il che ha portato a un crollo delle tariffe spot dei container. Fino al punto che le principali compagnie di navigazione stanno annullando le partenze.

Alcune delle maggiori compagnie di navigazione, come la statunitense FedEx e il gigante danese A.P. Moller-Maersk A/S, hanno parcheggiato gli aerei e annullato le partenze a causa delle nubi di tempesta economica che si addensano su scala mondiale.

E mentre il commercio mondiale arranca, è emerso un altro problema: una massiccia sovrabbondanza di container nei porti.

 


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