Economia
Crisi Cioccolato: Prezzi record e sostituti. Cosa succede al tuo snack preferito?
L’industria del cioccolato è in crisi: prezzi del cacao alle stelle, carenze e barrette più piccole. Scopri le cause, l’impatto e il futuro incerto del tuo dolce preferito, tra alternative e sostituti.

L’industria del cioccolato sta affrontando una nuova era di carenze croniche e prezzi record per le fave di cacao, il burro, la polvere e la pasta, provocando interruzioni strutturali dell’approvvigionamento in Nord America e in Europa.
Al centro della crisi c’è l’Africa occidentale, dove paesi come la Costa d’Avorio, il Ghana, la Nigeria e il Camerun, responsabili del 75% della produzione mondiale di cacao, sono stati gravemente colpiti da anni di condizioni meteorologiche avverse e malattie delle colture.
I prezzi delle fave di cacao a New York rimangono vicini ai livelli record, con circa 8.000 dollari a tonnellata martedì, dopo essere aumentati vertiginosamente di oltre il 450% tra la fine del 2022 e dicembre 2024, quando i prezzi hanno superato brevemente i 12.000 dollari. Questo aumento ha determinato un incremento del 16% dei costi dei principali fattori di produzione per i produttori di cioccolato finora quest’anno, esercitando un’ulteriore pressione al rialzo sui prezzi dei dolciumi nei supermercati.
Una delle visualizzazioni più impressionanti della carenza pluriennale di cacao, fornita da Bloomberg, è il calo delle importazioni di cacao negli Stati Uniti, che hanno visto le forniture crollare in pochi anni.
In risposta, le principali aziende alimentari, come Mars e Hershey, hanno ridotto le dimensioni delle barrette di cioccolato, aggiunto ingredienti più economici (ad esempio noci e grano) o sono passate completamente a prodotti non a base di cioccolato. Produttori artigianali come Raaka hanno riferito di aver pagato il triplo del prezzo per il cacao in polvere. Anche in Italia si è vista un’impennata del costo del cioccolato fino al 220% se si considera come anno di riferimento il 2019. Del resto, se aumenta il prezzo della materia prima, nessuno ne resta immune.
Questo ha solo dato il via a un aumento dei sostituti per le aziende alimentari, che hanno introdotto alternative al cacao in polvere, come:
- Miscele di carruba (Doehler Group, Germania), In Italia Foreverland si vanta di fare cioccolato senza cacao a base di carrube
- Polvere a base di grano (Ardent Mills, Stati Uniti), che sostituisce fino al 50% del cacao in polvere in alcuni prodotti
- Anche i sostituti del gusto e del colore come vaniglia, caramello, caffè e coloranti alimentari stanno guadagnando terreno.
“Siamo in un’era in cui il piacere del cioccolato non dipenderà più esclusivamente dal cacao”, ha dichiarato a Bloomberg Ina Dawer, global insight manager per gli ingredienti presso Euromonitor International.
La carenza globale di cacao dovrebbe persistere: la lavorazione del cacao in Europa, il più grande mercato internazionale, è diminuita del 3,7% nel primo trimestre del 2025, raggiungendo il livello più basso dal 2017, mentre una tendenza simile è stata osservata in Nord America. I prezzi delle fave di cacao dovrebbero rimanere elevati per tutta la seconda metà dell’anno.
Il risultato nel tempo però è minaccioso per i produttori di cacao: l’entrata sul mercato di prodotti e alternative succedanee farà si che, nel momento in cui ci sarà un buon raccolto, questo non venga più accolto sul mercato e quindi si assiterà a un crollo dei prezzi. Questo è purtroppo la spietata legge della domanda e dell’offerta.
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