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CRIPTO: NEWS E MERCATI

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Un giornata quasi normale per quanto riguarda le criptovalute, per cui oggi spieghiamo qualcosa relativamente al BiP 148 ed al BiP 91 e cosa succederà. Non è semplice, ma cerchiamo di farvi capire, anche perchè mi sono giunte numerose email che richiedevano chiarimenti.

BiP 91 è una innovazione (BIP significa Bitcoin Innovation Proposal, e è la sigla che contraddistingue le proposte di miglioramento della blockchain di bitcoin) che prevedeva il Segwit, anche se con modalità diverse da quelle previste dal Segwit2x della proposta BiP 148. BIP 91 ha avuto un numero di consensi elevatissimo, il 93%, (era necessario l80% del l’attivazione), un segno del funzionamento della blockchain.

Il raggiungimento del consenso porterà entro circa 2 settimane all’implementazione del segwit. Il problema della hard fork, con la necessità da parte dei detentori di uscire e la grossa possibilità di una hard fork, cioè di uno split, viene rinviata.

Prima di tutto una considerazione politico-filosofica : la democrazia funziona , e funziona benissimo, quando vi è una trasparenza informativa sulle conseguenze. La caduta del prezzo di Bitcoin , quasi verticale, nella prima metà di luglio ha segnalato ai miners ed ai loro consorzi che la soluzione BiP 148, che prevedeva una hard fork con lo spezzarsi di bitcoin, NON era gradita per nulla agli utenti, che veniva confusi e spaventati dai pericoli di trovarsi sulla blockchain sbagliata. Questo è stato chiaramente segnalato ai minatori che hanno quindi ripiegato sulla BIP 91 in modo democratico, rapido, e con una maggioranza schiacciante. Quindi se la democrazia non funziona la colpa è da dare all’opacità informativa. Traetene le vostre conclusioni nella vita quotidiana.

Nelle prossime due settimana è però possibile che NON tutti i minatori ed i blocchi lavorino gli stessi con il SegWit Fino a che la sua applicazione non sarà forzata ci sarà la possibilità che un 25% dei minatori, per vari motivi, utilizzi ancora il vecchio sistema. Questo potrebbe portare a dei problemi, anche nella definizione delle commissioni, fino a quando il segwit non sarà completamente applicato da tutti i nodi.

Il pericolo di una hard fork è completamente superato ? NO, perchè il primo novembre (segnatevi la data) ci sarà da valutare l’applicazione dei blocchi da due megabyte. Se questa al primo novembre, arriverà al 100% non ci sarà hard fork, ma se non raggiunge questa percentuale, diciamo così , assoluta, ci sarà la possibilità di una hard fork. Il problema non è risolto, ma solo rimandato e se in questi mesi non ci sarà un nuovo accordo questa volta sarà definitivo.

La risoluzione, anche se temporanea, del problema, ha portato comunque ad una buona  crescita di Bitcoin, ed ora passiamo ai MERCATI

Bitcoin ha sfiorato i 2900 dollari che on vedeva da un po’. ci sono voci che parlano di superamento della quota 3000 quando si sarà ben capito che non ci sarà hard fork.

Per Ethereum sembra invece più complesso superare i 225 dollari, 200 euro circa. Si rimbalza e sta muovendosi orizzontalmente.

Ltecoin, Dash ed LTC sono piuttosto stabili, mentre Stratis ha avuto un vero e proprio boom

Inoltre vi consiglio di tenere gli occhi aperti su ANTSHARES

Graie ed alla prossima, e per la nostra lista [email protected]

 


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