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CRIPTO: ICO TRIVE, BITCOIN DASH ED ALTRE

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Cari amici

oggi mi occupo di un progetto che sicuramente coglie un punto debole della discussione odierna, anche e non so con quanta capacità di risolverlo: le fake news. Il progetto si chiama TRIVE ed è una ico che ha come obiettivo la soluzione del problema delle FAKE NEWS.

In attesa di leggi di difficile, se non impossibile, applicazione, TRIVE propone un sistema che, essenzialmente è basato su segnalazioni degli utenti che innescano un sistema di controllo che, a sua volta, viene ad avere ricaduta sugli utenti stessi. Il tutto avviene tramite un plug in nel browser, il cui funzionamento dovrebbe essere a pagamento per l’utente finale, ed un sistema quasi scientifico di verifica secondo lo schema :

UTENTE→CURATORE→RICERCATORE→VERIFICATORE→UTENTE

L’utente, tramite il plug in , segnala la possibile fake news, quindi vi è un’asta fra curatori per prenderla in carico. Il curatore identifica i punti da verificare. Il ricercatore (o i testimoni) la accertano, quindi un terzo verificatore controlla il lavoro del ricercatore e può segnalarne anomalie.  Al termine del processo la qualità dell’informazione torna all’utente. Tutto questo meccanismo interno viene ad essere finanziato tramite il coin. Esiste poi la possibilità di creare on archivio decentralizzato su blockchain delle notizie, ma questo è un passaggio successivo.

Si tratta del solito ECR20, che però è essenzialmente destinato agli operatori.

Alla fine sono 170 mila dollari, ora molto di più, per la rivalutazione di Ethereum. Un progetto che è interessante come tema, ma che ha due punti deboli:

  • il micropagamento del servizio da parte del cliente;
  • una presentazione che fa uso di tanti “Termini fuffa”, per spiegare un concetto, in fondo, piuttosto semplice.

Vediamo la microcaduta di BITCOIN , il rimbalzo e la successiva correzione.

La crescita ea stata troppo forte dopo il 25/11, effettivamente c’era da aspettarsi una correzione, e la minicaduta di ieri ha sicuramente aumentato il nervosismo. Su bittrex la caduta è proseguita e siamo andati sotto i 9000 dollari.

Le criptovalute non sono  un mercato per deboli di cuore e salti del 15% sono abbastanza comuni, poi i livelli erano, come ho scritto prima, eccessiva. Ci sono alcuni valori importanti , come 9000 per BTC e 400 per ETH , che sono stati toccati. L’altissima correlazione nel breve rende molto, ma molto difficile uscire in queste fasi.

A dare il via a questa inversione, di cui valuteremo l’intensità , potrebbe anche essere stata la richiesta ufficiale della Corte di Giustizia della California a Coinbase di consegnare l’elenco dei nomi dei trader con transazioni oltre i 20 mila dollari al governo.

 

 

Un bel colpo per chi pensava di potersela cavare senza pagare le tasse sulle plusvalenze negli USA . Anche se la Corea del Sud ha proposto una normativa mondiale per Bitcoin, il neonominato governatore della Fed ha affermato che non c’è nessuna influenza di bitcoin sull’economia reale, ma potranno averla nel lungo, lungo periodo.

In questo caosDASH è una delle valute che ancora se la cava meglio, dopo i record dei giorni scorsi, con un calo del 7%.

Intanto PEERCOIN annuncia una softfork da effettuarsi il 12 dicembre.

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