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COTTARELLI: OVVERO ARRAMPICARSI SUI VETRI PER TROVARE GIUSTIFICAZIONI….

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Cari amici,

ci sono alcuni personaggi che stanno occupando la TV nella speranza di essere i protagonisti della prossima esperienza politica nazionale, magari come parte di un governo tecnico, occupando una cattedra, o uno strapuntino. Per queso cercano di essere omnipresenti su tutti i canali di comunicazione , dai mass media ai social. Il problema dell’esposizione è che, se non ben organizzata, mostra quello che si è e che si può dare.

Facciamo un esempio di prezzemolino: Cottarelli, ex responabile della Spending Review, più presente in TV della Carrà dei tempi d’oro.

In TV non c’è mai un vero contraddittorio: dalla sua posizione di “Austero tecnico” Cottarelli è molto gradito ai poteri forti, per cui non gli presentano in contraddittorio un Bagnai, un Borghi, un Rinaldi o anche un Socci. Lo lasciano a pontificare tranquillo. Sui social la vita invece si fa dura anche perchè i libri girano, la gente studia, per cui o si è particolarmente preparati, o si ha un consulente social adeguato, o si rischiano figure barbine, ed il nostro sta puntano su questa terza scelta.

Ricordiamo che Egli fa parte della religione dei “Monetizzatori folli” , per cui una eventuale autonomia monetaria verrebbe a corrispondere, per Volere Divino scritto nelle tavole della legge fra l’undicesimo ed il quindicesimo comandamento, ad una pressa folle con completa monetizzazione del debito. Perchè sarebbe così lo sa solo lui, cioè accadrebbe perchè ” Vuolsi così cola dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”. Comunque per cercare di piegare perfino la parola di Lord Keynes ai suoi desiderata si è fatto consigliare un libro:

Dal quale si è fatto consigliare una frase, relativa ad una critica di Keynes a Lerner.

 

La discussione si basa su come riuscire a finanziare il deficit necessario per finanziare la manovre espansive. Lerner afferma di poterlo finanziare a debito, non con la massa monetaria e Keynes gli rispose “Ma è una cavolata, non si può creare debito per sempre”. Sembrerebbe un 1 a 0 per Cottarelli, con l’appoggio di Keynes.

Peccato che il Nostro abbia postato l’intera pagina del libro: nfatti poche righe più in basso Lerner prosegue (sottolineato in rosso)

Mi è stato detto che un mese dopo ci fu un altro seminario a cui prese parte Keynes, non ero presente, e che a quel meeting Keynes ritirò tutte le sue critiche su di me dicendo che, in fondo , avevo ragione. Quindi ricevetti una lunga lettera di Keynes in cui mi diceva di aver letto la mia Economia del Controllo sulla nave al ritorno. …

Poche righe dopo Keynes, persona intelligente , ammetti di aver cambiato idea sulle sue critiche ed elogia Lerner.  Cottarelli non si è premurato neppure di leggere l’intera pagina, evidentemente, fermandosi alla frase che , apparentemente ,  gli dava ragione….

“Cosa se de fa’ pe’ campà”, direbbero a Roma.  Comunque a questo ha risposto Borghi.

La Francia fa debito e deficit da 40 anni anni per finanziare la propria crescita, e lo fa anche con delle cifre consistenti. $0 anni sono praticamente il “Lungo Periodo” keynesiano. La Francia, per ora, non è fallita. 

Ma non diciamolo a Cottarelli o ai suoi uggiolanti cuccioli radiofonici. Ci resterebbero male…

Questi sono i tecnici che dovrebbero guidare l’Italia.

 

 

 


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