Difesa
Cosa pensa il capocarro ucraino della prestazione del proprio carro armato Abrams in battaglia
Dalle parole di un comandante di carro ucraino, la dura verità della guerra vista da un carro Abrams. I carristi americani rischiano di avere delle pessime sorprese in caso di scontro diretto
La settimana scorsa, diversi droni russi con visuale in prima persona (FPV) hanno colpito un carro armato M1A1 Abrams di fabbricazione statunitense nella regione di Kursk, ma l’equipaggio è riuscito a sopravvivere. Le sue parole dovrebbero far pensare i comandanti dei carri armati USA.
Il comandante del veicolo ha elogiato l’armatura americana per aver salvato le loro vite, ma ha anche evidenziato alcune importanti vulnerabilità del carro armato nell’odierno campo di battaglia inondato di droni. In particolare, ha offerto importanti indicazioni su come l’Ucraina sta adattando i suoi M1 per sopravvivere – lezioni che potrebbero rivelarsi molto preziose per l’esercito americano in conflitti futuri.
L’attacco dei droni è stato “la prima volta che l’equipaggio è sopravvissuto a più colpi mentre si trovava all’interno di un Abrams disabilitato”, ha dichiarato il comandante del carro armato a Rob Lee (@RALee85), senior fellow del Foreign Policy Research Institute, e a Michael Kofman (@KofmanMichael), senior fellow del Carnegie Endowment. “In realtà, ci sono stati 4-6 colpi diretti. L’equipaggio è sopravvissuto, e anche senza ferite. Dio benedica l’America”. Ecco il video in questione
Un video di quell’attacco, effettuato da un drone FPV con un cavo a fibre ottiche, è stato pubblicato sui canali telegram russi. Il video mostra l’Abrams che si muove su una strada innevata e poi viene colpito da un drone FPV che mette fuori uso il carro armato. Il video mostra poi un altro colpo di drone FPV sul lato sinistro, appena sotto la torretta. Il comandante, che fa parte della 47ª Brigata meccanizzata separata, ha dichiarato a Lee e Kofman che tutti i colpi sono avvenuti nell’arco di circa due minuti.
L’equipaggio è sopravvissuto grazie a una combinazione tra il design dell’Abrams e le modifiche apportate dagli ucraini dopo aver imparato la lezione sul campo di battaglia, ha spiegato il comandante.
L’Abrams è stato progettato con i cosiddetti “pannelli di sfogo” sulla parte superiore della torretta. I pannelli sono montati sopra il vano di stoccaggio delle munizioni nella parte posteriore della torretta. Sono progettati per aiutare a sfogare la forza di un’eventuale esplosione verso l’alto e lontano dall’equipaggio nel caso in cui il carro armato venga colpito in modo tale da far esplodere i proiettili a bordo.
“Grazie al fatto che le munizioni sono completamente separate dall’equipaggio, quest’ultimo ha la possibilità di sopravvivere (a differenza dei carri armati della serie T)”, ha dichiarato il comandante. “L’Abrams è un grande carro armato”.
In rete sono apparsi una serie infinita di video che mostrano carri armati russi che subiscono quello che è stato definito colloquialmente “lancio delle torrette ”, quando le munizioni immagazzinate all’interno dello scafo esplodono, facendo volare le torrette in aria. Un esempio di questo fenomeno è visibile nel video seguente.
Ma non era un Abrams normale
Il carro armato “aveva anche un’esclusiva ‘gabbia di copertura’ (in realtà, una ‘rete di copertura’) e molti più ERA di un Abrams medio”, ha spiegato il comandante. “Almeno uno” dei droni ”è rimasto incastrato nella rete. Altri due sono stati mancati diversi minuti prima. Sembra che abbiano colpito il motore. Non sono riusciti a penetrare né nella torretta né nello scafo mentre eravamo all’interno”.
“Senza l’ERA aggiuntiva e la rete di protezione in cima alla torretta, saremmo stati distrutti e sicuramente morti senza alcuna possibilità”, ha sottolineato il comandante.
Per ora gli USA non hanno ancora disegnato delle gabbie o reti di copertura per i propri carri, e questo può essere un problema, visto che la loro utilità è stata accertata.
Le riflessioni del comandante del Carro
“Il vantaggio più prezioso dell’Abrams è che, se dotato di una corazza aggiuntiva e di un approccio accurato, salva vite umane, anche in condizioni estreme”, ha osservato.
“Se gli Stati Uniti fornissero ai carri armati la corazza originale e i kit completi [M-19 Abrams Reactive Armor Tiles (ARAT)], saremmo più protetti (anche se la parte superiore rimarrebbe comunque non protetta e avremmo bisogno di Kontakt-1, ecc.
“I carristi americani dovrebbero agire tempestivamente”, ha esortato. “I loro carri armati sono troppo sottili e vulnerabili, date le attuali minacce sul campo di battaglia. Proteggete i vostri carri armati con urgenza per evitare perdite in potenziali conflitti del prossimo futuro, tenendo conto della nostra esperienza”.
Un operatore di droni russo prepara un drone FPV con una munizione per il lancio. (Twitter screencap)
Il comandante ha anche respinto le preoccupazioni sul fatto che gli Abrams sarebbero troppo pesanti, ancor più con due o tre tonnellate di peso aggiuntivo dovuto alle piastrelle ERA aggiunte. Inoltre, ha confermato che l’Ucraina non ha ricevuto l’ultima versione dell’Abrams e che è stata inviata la versione da esportazione senza corazza all’uranio impoverito.
Prima di ricevere i carri armati, il 47° ha trascorso un periodo di addestramento al loro utilizzo in Germania. Il comandante ha detto che, sebbene siano riusciti a sparare molti colpi, le truppe statunitensi che conducevano l’addestramento non avevano una piena comprensione delle sfide che l’Ucraina avrebbe dovuto affrontare combattendo contro la Russia.
“Abbiamo fatto un’esercitazione di tiro di lusso (circa 100 colpi sparati da ogni artigliere) e una buona conoscenza generale del carro armato”, ha spiegato. “Ma gli istruttori e i militari americani erano completamente all’oscuro delle moderne minacce del campo di battaglia. E lo sono tuttora (comunico con alcuni dei carristi americani e cerco di condividere le informazioni con loro)”.
Ad esempio, il comandante ha detto che i suoi istruttori “sono scioccati dal fatto che i russi possano vederci di notte con i droni da ricognizione a visione termica (ci è stato insegnato che avremmo perseguitato i russi che sono ciechi di notte), non capiscono affatto la minaccia rappresentata dagli FPV, ecc.”.
Gli Stati Uniti hanno donato all’Ucraina 31 Abrams, che sono arrivati per la prima volta nel settembre 2023. Sono stati visti per la prima volta in combattimento a febbraio e le prime immagini di uno di essi distrutto sono apparse online tre giorni dopo. Ad agosto, l’Australia ha promesso di inviare 49 carri armati Abrams all’Ucraina.
L’Ucraina ha perso almeno 17 Abrams, secondo il gruppo di monitoraggio open-source Oryx. Di questi, almeno otto sono stati distrutti, uno danneggiato, sette danneggiati e abbandonati e uno catturato. È probabile che le cifre reali siano più alte, perché Oryx registra solo le perdite per le quali ha una conferma visiva.
Dopo che l’equipaggio ha abbandonato l’Abrams, “gli equipaggi di FPV russi hanno colpito il carro armato con diversi altri FPV… ma il carro armato non è stato distrutto e potrebbe essere ancora recuperabile”, ha detto il comandante. “A causa dei recenti progressi, le forze russe potrebbero catturarlo”. Il comandante e il suo equipaggio sono tornati a piedi verso le linee amiche.
“Era vicino alle posizioni russe”, ha osservato. “Non potevamo evacuare perché gli FPV arrivavano uno dopo l’altro. Quando alla fine non ho sentito più alcun suono, siamo saltati fuori dal carro armato e siamo corsi verso un albero. Ci stavano seguendo, così un mortaio ha iniziato a lavorare con altri droni, ma noi siamo strisciati via attraverso la linea degli alberi. Alla fine, in un punto ancora sotto il controllo dell’FPV, il nostro comandante di compagnia è accorso e ci ha portato via”.
Le parole del comandante di carri ucraino sono molto rivelatrici di quello che potrebbe essere il reale problema dei carristi americani in caso di confronto con le forze amrate russe. L’Abrams è stato studiato per una forma di scontro carro contro carro, ma si troverebbe in grave difficoltà nel caso di guerra contro avversari che agiscono in modo non convenzionale. L’era dei droni vede il carro americano ampiamente superato, per quando la sua corazzatura permette una buona sopravvivenza degli equipaggi sul campo di battaglia.
Inoltre anche l’addestramento degli equipaggi sembra vecchia maniera e non adeguato ad affrontare minacce un tempo non prevedibili.
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