Difesa
Corea del Sud: stop agli elicotteri Apache? Verso i droni per la difesa
La Corea del Sud riduce drasticamente i fondi per l’acquisto di 36 elicotteri Apache. Una mossa che segna l’addio ai costosi elicotteri d’attacco in favore dei droni, più economici ed efficaci, come emerso dal conflitto in Ucraina. Scopri le implicazioni globali.

La Corea del Sud sembra destinata a rinunciare all’acquisto di 36 elicotteri d’attacco AH-64 Apache, un progetto che pare sempre più a rischio cancellazione.
Secondo quanto riportato il 6 luglio dal deputato Yoo Yong-won del Partito del Potere Popolare (PPP) e dal Ministero della Difesa, il secondo bilancio supplementare, approvato il 4 luglio dall’Assemblea Nazionale, ha drasticamente ridotto i fondi per il programma di acquisizione di elicotteri d’attacco pesanti, passando da 10 miliardi di won (circa 7,3 milioni di dollari) a soli 300 milioni di won.
L’allocazione iniziale era destinata a coprire il pagamento preliminare per un contratto che prevedeva l’acquisto di 36 Apache, ciascuno con un costo superiore a 77 miliardi di won.Il programma, approvato a maggio durante una riunione del Joint Chiefs of Staff, era già stato messo in discussione per valutare piattaforme alternative, come i sistemi di teaming uomo-macchina. Tuttavia, i tagli al bilancio supplementare rendono la cancellazione sempre più probabile.
Questa decisione si inserisce in un contesto di crescenti dubbi sull’utilità degli elicotteri d’attacco pesanti, specialmente dopo le evidenze emerse dal conflitto Russia-Ucraina, dove tali mezzi si sono rivelati vulnerabili agli attacchi dei droni. Inoltre, i critici sottolineano la maggiore efficienza economica dei veicoli aerei senza pilota (UAV), capaci di svolgere ruoli tradizionalmente assegnati ai cosiddetti “killer di carri armati”.
Il deputato Yoo ha evidenziato come il costo unitario degli Apache sia aumentato significativamente, passando da 44,1 miliardi di won nella prima fase a 77,3 miliardi nella seconda. “Anche l’esercito statunitense sta orientandosi verso capacità avanzate basate sui droni, come il Gray Eagle”, ha dichiarato, sottolineando che una revisione completa del piano di espansione della flotta di Apache sudcoreana è un passo positivo.
Yoo ha anche ricordato che il programma si basava sul “nuovo concetto operativo” dell’iniziativa di riforma della difesa 2.0 dell’ex presidente Moon Jae-in, un quadro operativo ormai abbandonato.
Alcuni analisti non escludono che il progetto possa essere rilanciato, soprattutto a causa delle pressioni da Washington. Con il presidente statunitense Donald Trump che insiste per un maggiore impegno finanziario degli alleati nella difesa e voci bipartisan negli Stati Uniti che spingono affinché la Corea del Sud svolga un ruolo più attivo nel contenimento della Cina, il dibattito sull’acquisto degli Apache potrebbe riemergere.
Questo cambiamento di rotta riflette una tendenza globale verso l’adozione di droni e UAV, più economici e versatili rispetto ai costosi mezzi con equipaggio umano. La Corea del Sud, come altri Paesi, sembra orientarsi verso soluzioni tecnologiche innovative, riducendo la dipendenza da piattaforme tradizionali come gli elicotteri d’attacco, in un’ottica di maggiore efficienza e adattamento alle moderne esigenze belliche.
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