Euro crisis
Esposito, v. pres. Copasir: l’Italia sotto attacco di magistratura e asse franco-tedesco, regia unica? Un politico si espone!
Finalmente un politico del partito di governo si espone. E non è un signor nessuno, certamente è molto ben informato: parlo del senatore Giuseppe “Peppe” Esposito, vice presidente anziano del Copasir, ossia il comitato per la sicurezza dello Stato e la supervisione dei servizi segreti che prende carta di penna e dice precisamente come stanno le cose nella sua piena gravità: l’Italia è sotto attacco di magistratura e finanza *.
Bravo, se non altro per essersi reso conto della reale gravità della situazione. E soprattutto per non temere la magistratura, anche e soprattutto da politico.
Mi permetto di tirare in ballo la storia. Tutto iniziò con la fine di Montedison e con il suo fallimento pilotato dalla tangente pagata al giudice Diego Curto’ della sezione fallimentare del tribunale di Milano, tangente mai chiarita nelle origini (…). Sta di fatto che il Curto’ venne trattato con i guanti di velluto dalla giustizia dei suoi ex colleghi per la colpa grave di aver annichilito centinaia di migliaia di posti di lavoro italiani, con carcere in cella singola e TV a colori (fonte Corriere della Sera, forse le connivenze arrivavano dove non si può dire?). L’epilogo fu che la prima azienda privata italiana venne liquidata per poi essere comprata via OPA ostile guarda caso dagli stessi francesi che oggi attaccano Mediaset, addirittura nel caso in questione dall’azienda del ministero della difesa francese, EDF.
Voglio dire, il cancro della magistratura che non funziona e che blocca l’Italia parte veramente da lontano se è vero – si può ipotizzare, almeno come esercizio teorico – che corrompere un solo giudice da parte di uno straniero permetterebbe facilmente di affondare economicamente il paese, almeno prendendo l’esempio reale della tangente pagata al giudice Curto’ che permise di “uccidere” Montedison. Facile aggiungere che lo spezzatino del gruppo di Foro Buonaparte andò a beneficio soprattutto del mondo francese, leggasi Beghin Say, Montell, Ausimont o la stessa Edison.
Insomma, con un po’ di storia abbiamo condensato – e ben spiegato – il recente attacco all’Italia da parte dell’asse franco-tedesco, chiudendo l’Italia in una morsa – come dice il Senatore Esposito – fatta di finanza e magistratura. Siamo veramente sicuri che le due “componenti” della tenaglia non lavorino congiuntamente?
Purtroppo l’attualità italiana è piena di casi simili. Ad esempio la supposta tangente per gli elicotteri di Finmeccanica in India che portò all’arresto dell’AD Orsi in carcerazione preventiva senza processo per mesi, solo per scoprire finalmente che detto processo era falsato e va rifatto, parola della Cassazione. Peccato che le indagini inutili, lo sputtanamento dell’Italia e della nostra azienda della difesa che la spinse verso lo spezzatino (per venderla soprattutto ai francesi, parola di Lisa Jeanne – poi rivelatasi inesistente, uno pseudonimo, non sto scherzando** – sedicente ricercatrice dell’Università Science Po di Parigi chiamata tempestivamente dalla politica italiana per una opinione su cosa bisognava fare di Finmeccanica, opinione richiesta dalla fondazione Nens targata PD ai tempi in quota Enrico Letta, guarda caso oggi stipendiato dall’Università dei servizi segreti francesi, appunto Science Po) e che molto probabilmente sta alla base dell’incarcerazione dei due maro’ (…) per aver fatto dimettere nello scandalo degli elicotteri un capo della sicurezza indiana, mise quasi in ginocchio il gruppo italiano fino a far balenare l’ipotesi di vendere Finmeccanica (encore), come per l’epilogo di Montedison: visti i trascorsi facciamo peccato a pensare che la morsa giudiziaria non fosse avulsa dal tentato epilogo finanziario sulla falsa riga di quanto capitò per Montedison? Basta guardare il pm Eugenio Fusco, colii che incarcerò Orsi che fine ha fatto (le carte di Finmeccanica vennero inviate a Fusco del “famoso” giudice di origini straniere Woodcock al centro di numerosi procedimenti molto discussi, ndr) : per aver fatto danno a Finmeccanica ed all’Italia (oltre a tutto il resto) è stato almeno redarguito? Non fosse che per aver buttato al vento i soldi dei contribuenti in una causa poi rigettata dalla Cassazione (processo da rifare)?
E notasi, questa non è una eccezione, anzi, forse è la norma: andate a guardare il giudice che mise in galera Silvio Scaglia ed il suo direttore finanziario in Fastweb (Rossetti), lo stesso che fece marcire in galera Angelo Rizzoli fino alla morte, ha forse pagato per aver visto rinnegata la sua tesi che portò lungamente in galera senza processo i due managers, fu assolto in appello perché il fatto non costituisce reato se ricordo bene? Macché, è stato promosso al CSM…
Consiglio anche di andare a vedere cosa successe a Parmalat (curioso che l’ad che portò alla svendita di Parmalat e di Montedison sempre ai francesi fosse lo stesso), ma mi dilungherei troppo.
Secondo voi con un siffatto sistema giudiziario ed una economia indifesa dalla politica possiamo andare avanti molto? La risposta è no, sarei solo curioso di sapere cosa succederebbe se in un non lontano futuro venisse fuori che gli attacchi della magistratura alle aziende nazionali e l’attacco straniero alle nostre aziende sistemiche non fossero fattori completamente indipendenti. Un saggio ormai trapassato mi sussurrava che basta corrompere un giudice con le caramelle per affondare l’Italia. A parte il parossismo, il messaggio – sebbene chiaramente provocatorio – è chiaro.
Chissà che in un prossimo futuro non venga fatto qualche approfondimento in riguardo.
Forse era questo che il senatore Esposito voleva dire? Sta di fatto che le sue parole sono molto simili a quelle che su questo sito spendiamo da oltre 4 anni. E sta di fatto che se non si riuscirà a bloccare la calata franco-tedesca all’attacco delle nostre aziende spesso fiaccate dalla magistratura (attacco perpetrato prima dell’arrivo di Trump che regolerà i rapporti con l’EU ad eccessivo servizio e vantaggio di Parigi e Berlino), l’Italia diventerà un paese a basso costo incapace di impiegare i propri figli con lavori onorevoli e fin anche di pagare le pensioni. Anche quelle dei giudici e del senatore Esposito.
Ecco perché bisogna intervenire per cambiare lo status quo prima che sia troppo tardi.
Mitt Dolcino
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*https://ofcs.report/category/internazionale/difesa-e-sicurezza-nazionale/
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http://www.ilgiornale.it/news/interni/927260.html
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