Euro crisis
IL CONTRODEF DI SCENARIECONOMICI (vi sveliamo i dati falsi contenuti nel Def di Renzi)
IL CONTRODEF DI SCENARIECONOMICI (vi sveliamo i dati falsi contenuti nel Def di Renzi)
Abbiamo l’onore di potervi presentare il nostro ControDEF, volto ad informare correttamente i cittadini circa le falsità e le castronerie scritte nel documento di programmazione economico-finanziaria Renziano.
Pinocchio ci prova a sopravvivere di annuncite ma, purtroppo per lui, molti Italiani hanno studiato economia ed hanno una testa per pensare, non siamo più nel 1870 e rotti quando Quintino Sella poteva agire quasi indisturbato, noi oggi sappiamo, e sappiamo anche meglio di tantissimi dei nostri politici.
A scanso di equivoci, vedrete anche nei miei dati, tutto sommato, un po’ di luce in fondo al tunnel ma, sia ben chiaro, essa dipenderà solo ed esclusivamente dall’operato dei Draghi e della BCE.
Se questo signore e questa pseudo-BC non riuscissero a garantire un discreto valore al DEFLATTORE DEL PIL, la crescita per inflazione non aiuterebbe l’asfittica crescita reale con tutte le conseguenze del caso (immenso peggioramento anche rispetto ai miei dati).
Veniamo ai DRIVER della crescita:
Nell’equazione del PIL dal lato della domanda s’individuano i driver della crescita:
Y = Consumi + Investimenti + Spesa pubblica – Tasse + Bilancia Commerciale.
Nel nostro caso avremo i seguenti dati:
– Spesa pubblica per gli 80 euro: al massimo uno 0,65-0,75% (11 miliardi su 1627 di Pil);
– Deficit (ridotto anno dopo anno) negativo riduce l’effetto positivo di cui sopra (calcolato come differenza tra incremento delle entrate ed incremento delle uscite….esso si riduce per arrivare pian piano al pareggio di bilancio nel 2018-2019);
– Export (calcolato come 30% dell’incremento dei commerci mondiali, da 4,0 a 5,1% nel 2015 e da 5,1 a 5,2 nel 2018);
– gli Investimenti saranno quasi nulli, ho previsto appena appena una sorta di ridotta continua manutenzione degli impianti (per i privati) e di scuole, strade e altri beni (per il pubblico).
Purtroppo la sommatoria del tutto diventa un nulla SE NON SI AGGIUNGE LA INCERTISSIMA CRESCITA DA INFLAZIONE.
Questa la tabella di riferimento:
ed il relativo grafico da cui si comprende meglio la divergenza nelle previsioni:
E questo cosa comporta per la traiettoria del rapporto debito su pil? Che anch’esse divergono in modo consistente, questa è la previsione nostra:
e questa era invece la previsione del governo:
Noterete dati di gran lunga differenti, poi, in un pezzo successivo, nei prossimi giorni vi spiegherò quale astrusa idea vi sia alla base delle sue previsioni, per ora concentriamoci sul solito grafico:
Si nota bene che il LIBRO DEI SOGNI DI RENZI assolutamente non corrisponderà alla verità, i dati del rapporto debito su pil peggioreranno e SE ADDIRITTURA NON SI DOVESSE VERIFICARE LA CRESCITA DA INFLAZIONE (che potremmo denominare Draghiana) la curva anziché piegarsi verso il basso nel 2018 esploderebbe verso l’alto RENDENDO NON SOSTENIBILE IL DEBITO STESSO.
E per le tasse? Visto che Renzi sostiene sempre di aver abbattuto l’imposizione fiscale, come si comporterà questo dato?
Vediamolo:
Come possiamo notare, al fine di:
– supportare finanziariamente un incremento di spesa pubblica pianificata per 35 miliardi di euro (868-833),
– ridurre il deficit pubblico dall’attuale 2,9 allo 0,5% del PIL,
Sarà necessario alzare la tassazione in modo considerevole, sarà necessario conseguire quello che Paolo Barnard ama chiamare la “CHEMIOTASSAZIONE” alla base dell’ “ECONOMICIDIO” !
Buona chemiotassazione a me, buona chiemiotassazione a tutti!
Maurizio Gustinicchi
Economia5Stelle
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