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Conte lascia la delega dei Servizi Segreti… alla Merkel. Un cambio del responsabile apparente

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Ormai è evidente che Conte non vuole lasciare la delega dei Servizi segreti, anche se è obbligato alla scelta. Si era parlato di una cessione della stessa al segretario generale Roberto Chieppa, suo fedele valletto, ma la sua convocazione al COPASIR  in relazione agli ultimi pasticci legati al finto hackeraggio di Palazzo Chigi e ad altre vicende ha interrotto il passaggio.

Quindi Conte ha deciso di cedere la delega ai servizi segreti a Pieto Benassi, che diventa sottosegretario alla PdC con delega ai servizi. Benassi, ex ambasciatore a Berlino, già quinta colonna merkeliana nel governo giallo-verde e che ha confermato la sua presenza nel passaggio di potere. Praticamente il nuovo responsabile dei servizi segreti è l’anello di congiunzione di Berlino con Roma, e, pur essendo persona abile, viene a segnare ulteriormente la nostra sottomissione politica a Berlino, l’incapacità del governo Conte di sostenersi senza un appoggio esterno.

Conte, in modo sempre più evidente, non è che l’ennesimo gauleiter che guida in nostro paese telecomandato da Berlino, anche se talvolta questa si maschera dietro la supertedesca Bruxelles. Proseguendo su questa strada, con un Leuropeismo d’accatto che si sente  sempre più proclamato a parole, ma disdegnato nei fatti, il governo ci metterà mani e piedi nelle mani di un potere esterno e mutevole, senza alcun interesse per il benessere dei nostri cittadini, ma solo dedicato al saccheggio, come indicano i continui appelli all’Imposta Patrimoniale. La nomina di Benassi non è che un altro passo su questa strada.


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