Energia
Consumi Energia Elettrica in picchiata: -3,4% nel 2013, -2,2% a dicembre
Prosegue la caduta della domanda di Energia elettrica. Di seguito travate tutti i dati del 2013 e di Dicembre, per fonte di produzione ed area geografica. Sottolineiamo quanto segue:
– Prosegue il calo dei consumi elettrici (per cui non esiste alcuna rispresa produttiva ed economica)
– Le fonti rinnovabili (Idroelettico, solare, eolico, geotermico) rappresentano ormai il 35% della produzione
– A livello geografico, nel 2013, ha tenuto la Lombardia, in crollo i consumi nel Nord-Ovest, Sardegna e Centro Italia
Primi dati sulla domanda di elettricità nel 2013:
317 miliardi di kilowattora il fabbisogno, -3,4% rispetto al 2012· E’ il calo più consistente dal 2009· Cresce la produzione di energia verde, in calo quella tradizionalePer il secondo anno consecutivo la domanda di elettricità in Italia registra un segno meno. I primi dati provvisori elaborati da Terna sul fabbisogno di energia elettrica nell’anno appena concluso fanno segnare una flessione del 3,4% rispetto al 2012, che a sua volta aveva chiuso con un calo dell’1,9% sul 2011. In termini generali si tratta del calo più consistente da inizio secolo dopo quello del 2009, quando il decremento sull’anno precedente fu pari al 5,7% (vedi Tabella a p.2).Il totale dell’energia richiesta in Italia nel 2013 ammonta a 317,1 miliardi di kilowattora. A parità di calendario, la diminuzione è del 3,1% in considerazione del fatto che il 2012 ha avuto un giorno lavorativo in più perché bisestile.A livello territoriale le flessioni più consistenti si registrano in Sardegna (-16,4%) e nella macroarea del Nord-Ovest (-7,8%) che include Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta.Secondo le prime stime, nel 2013 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,7% con produzione nazionale (di cui 56,8% termoelettrica, 16,5% idroelettrica, 1,7% geotermica, 4,7% eolica e 7,0% fotovoltaica) e per la quota restante (13,3%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.In dettaglio, la produzione nazionale netta (277,4 miliardi di kWh) è in diminuzione del 3,6% rispetto al 2012.In aumento le fonti di produzione:idroelettrica (+21,4%), fotovoltaica (+18,9%), eolica (+11,6%) e geotermica (+1,0%); in calo invece la fonte termoelettrica (-12,0%).Per quanto riguarda invece il mese di dicembre 2013, la quantità di energia elettrica richiesta in Italia, pari a 26,1 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 2,2% rispetto a dicembre dello scorso anno. Depurata dagli effetti di temperatura e calendario, la variazione della domanda elettrica di dicembre 2013 diventa tuttavia -2%. Rispetto al corrispondente mese di dicembre del 2012, si è infatti avuto un giorno lavorativo in più (20 vs 19) e una temperatura media mensile di circa un grado e mezzo superiore. I 26,1 miliardi di kWh richiesti nel mese di dicembre 2013 sono distribuiti per il 45,5% al Nord, per il 29,0% al Centro e per il 25,5% al Sud. A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica di dicembre 2013 è risultata ovunque negativa: -2,5% al Nord, -1,8% al Centro e -2,1% al Sud. Nel mese di dicembre 2013 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’86,3% con produzione nazionale (-1,8% della produzione netta rispetto a dicembre 2012) e per la quota restante (13,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero (-5% rispetto a dicembre 2012). In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,7 miliardi di kWh) è calata dell’1,8% rispetto a dicembre 2012. In particolare, è ancora in crescita la fonte di produzione:fotovoltaica (+27,1%) mentre risulta in flessione la fonte eolica (-36,9%). Sostanzialmente invariate le fonti idrica e termica. In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di dicembre 2013 rispetto al mese precedente (novembre 2013) è risultata nulla. Il profilo del trend si mantiene su un andamento negativo.Comunicato stampa di Terna Roma, 9 gennaio 2014Di seguito i grafici da noi realizzati prendendo i dati diffusi da Terna.Dal Gennaio 2006 ad oggi, mesi in sequenza (con l’onda in caduta).
Dal Gennaio 2006 ad oggi, per anni solari. Da notale che il consumo a dicembre scorso è al livello più basso degli ultimo 8 anni.
L’ultimo grafico mostra il consumo di energia elettrica dal 2000 ad oggi. E’ superiore al 2002 e inferiori a tutti gli anni successivi al 2002.
Crisi nera, nessun segnale di miglioramento economico e occupazione / produzione nazionale.
By GPG Imperatrice
Mail: [email protected]
Clicca Mi Piace e metti l’aggiornamento automatico sulla Pagina Facebook di Scenarieconomici.it
Segui Scenarieconomici.it su
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.
You must be logged in to post a comment Login