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Difesa

Congo: 70 cristiani uccisi, e città saccheggiate dai disrtori dell’Esercito congolese

Congo fra massacri e caos: 70 cadaveri di cristiani trovati in una chiesa, uccisi da milizie islamiche, e alcune città vengono saccheggiate dai soldati congolesi in fuga

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Il Congo sta diventato unparea sempre più complessa e problematica. Settanta corpi decapitati sono stati scoperti in una chiesa nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), devastata dalla guerra, secondo Open Doors.

Si teme che un gruppo islamista legato allo Stato Islamico chiamato AFD,  “Forze democratiche alleate”, abbia decapitato le vittime con il machete. I 70 corpi decapitati sono stati scoperti in una chiesa protestante nella città di Kasanga, nel territorio di Lubero nella provincia del Nord Kivu verso la fine della scorsa settimana, secondo Open Doors.

Nessun gruppo ha rivendicato l’atrocità, ma Open Doors e diverse altre organizzazioni hanno accusato le ADF degli omicidi, citando “fonti sul campo”. Si ritiene che le vittime siano state prese in ostaggio pochi giorni prima di essere uccise.

L’amministratore militare Alain Kiwewa per il territorio di Lubero ha dichiarato che sta indagando sull’incidente, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa panafricana Agence de Presse Africaine. “Fonti locali sospettano che le Forze Democratiche Alleate (ADF), un gruppo islamico di origine ugandese affiliato allo Stato Islamico, così come i gruppi armati locali, siano responsabili del massacro. Questi gruppi hanno mantenuto un clima di terrore nella regione per diversi mesi”, ha dichiarato l’agenzia.

Le vittime, che erano state “legate e decapitate con coltelli”, erano state rapite il 12 febbraio.

Le truppe governative in fuga saccheggiano le città sul cammino

Intanto l’esercito congolese, sconfitto proprio nel Kivu, si sbanda in gruppi di disertori fuori controllo, che se la prendono con la popolazione civile. L’esercito congolese ha invitato i disertori a rientrare nelle loro unità giovedì, mentre questi  sparavano e saccheggiavano parti della città orientale di Lubero dopo essere fuggiti dagli scontri nelle vicinanze con i ribelli che avanzavano sostenuti dai ruandesi.

North Kivu e Lubero

I disordini indicano un crescente scompiglio all’interno delle forze armate congolesi di fronte all’offensiva in corso del gruppo ribelle M23, che ha conquistato le due città più grandi della Repubblica Democratica del Congo (RDC) e alimentato i timori di una guerra più ampia.

Una dichiarazione di un portavoce militare per le operazioni nella provincia del Nord Kivu ha ordinato ai soldati fuggiaschi intorno a Lubero di tornare ai loro posti entro 12 ore e ha invitato tutti i soldati ad astenersi da furti e altri atti illegali.

I combattimenti con l’M23 sono continuati fuori dalla città, nella parte meridionale del più ampio territorio di Lubero, nelle ultime 72 ore, ha detto a Reuters il portavoce dell’esercito della RDC Sylvain Ekenge.

Giovedì mattina, cinque residenti della città di Lubero hanno descritto scene caotiche legate alle diserzioni dalla prima linea, tra cui raffiche di spari e saccheggi al mercato centrale e nei negozi che vendono telefoni cellulari e vestiti. Le cose che interessano di più i ladri.

 


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