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Con “Lambda” a che servirà la campagna vaccinale? Meglio le cure…

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La variante “Delta” ha già messo un po’ in crisi una serie di miti legati al Coid-19, come l’intrasmettibilità del virus da parte dei vaccinati, il tutto certificato da persone sicuramente non scettiche come Anthony Fauci.

A fianco a questo grande problema ce n’è uno anche più grande, la variante Lambda.  La variante Lambda del coronavirus, identificata per la prima volta in Perù e ora diffusa in Sud America, è altamente infettiva e più resistente ai vaccini rispetto alla versione originale del virus emersa da Wuhan, secondo quanto pubblicato da un gruppo di ricercatori giapponesi. In esperimenti di laboratorio, hanno scoperto che tre mutazioni nella proteina spike di Lambda, note come RSYLTPGD246-253N, 260 L452Q e F490S, aiutano a resistere alla neutralizzazione da parte degli anticorpi indotti dal vaccino. Hanno scoperto che due ulteriori mutazioni, T76I e L452Q, contribuiscono a rendere Lambda altamente infettiva.

Non è ancora chiaro se questa variante sia più pericolosa del Delta che ora minaccia le popolazioni in molti paesi, il ricercatore senior Kei Sato dell’Università di Tokyo ritiene che “Lambda possa essere una potenziale minaccia per la società umana”.

Il problema della minaccia sociale non è tanto legato al pericolo comportato dalla variante, ma soprattutto all’incapacità delle strutture soprannazionali e statali di rispondere alla pandemia. Un evento con una mortalità bassa come il Covid-19 non è la peste bubbonica (che, tra l’altro, è tornata endemica nella zona del Lago Tahoe, ma ne parleremo a parte), che, con una mortalità del 33% nel medioevo, era effettivamente devastante per la società.Quello che è devastante attualmente è la risposta inadeguata delle istituzioni. Cosa sono riuscite a fare ?

  • distruggere diritti personali con il lockdown, disseminando un terrore eccessivo;
  • imporre come unica terapia una vaccinazione che impone, nel migliore dei casi, a rincorrere il virus con ampio ritardo e, soprattutto, condannando due terzi dell’umanità a subire virus sempre nuovi;
  • evitando di sperimentare protocolli di cura adeguati.

Il mix di crisi economica continua e d’impotenza istituzionale, questo si viene a distruggere le basi della società, più di un virus che, nella peggiore delle ipotesi, ha una mortalità sotto 1%. Non è il virus il distruttore, ma, al limite, l’elemento che scatena un’autodistruzione le cui radici erano però già presenti.

 


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