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Con il QE la BCE ha veramente offerto una quantità di moneta spropositata?

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Cari amici,

Il QE sta per terminare  ed un tema che si sente spesso citare è la politica della BCE. I dicta più diffusi sono “Non può più creare denaro” oppure “L’attivo della BCE è troppo alto” (questa l’ho letta io da un giornalista mainstream e stavo rotolando per terra dal ridere) ed altre amenità simili.

Vediamo un attimo allora qual’è stata la creazione di moneta da parte della BCE dalla sua nascita (Massa monetaria M3)

Con il QE la BCE non ha fatto altro che toccare i minimi di produzione monetaria del periodo anteriore alla crisi del 2008-2009, valori che poi sono rimasti bassi sino al QE, cioè quel periodo che ha corrisposto con l crisi del debito in area UME.

La massa monetaria dal 2001 è passata da 4760 miliardi a 11920 miliardi, con una contrazione fra il 4/2009 ed il 7/2010, quando passò da 9457 miliardi  di euro a 9278 miliardi. La velocità della moneta è stata quasi sempre in calo, partendo da 1,41 per ridursi a 0,99 nel 2009, quindi una lieve risalita per precipitare ancora all’attuale 0,94.

 

Il calo della velocità della moneta però è un fatto avvenuto anche negli USA con il QE della FED.

In realtà il calo della volecità è soprattutto indicativo del fatto che questo denaro non è attivo all’interno dell’economia: viene tesaurizzato un po’ come il denaro di Zio Paperone. Si chiude in un conto corrente privato o societario, in un costo capitalizzato, e da li non si muove se non raramente. Un denaro passivo, inutile, senza transazioni, però , nel caso in cui si cerchi di contrarlo di contenerlo, pericoloso, perchè la sua riduzione avviene tramite il taglio del denaro ancora attivo. Un peso morto, ma il cui taglio può però costare una dieta anche fatale per l’economia reale perchè nel caso la si tocchi si viene a colpire, prima di tutto, la parte produttiva del denaro.

 


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