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Come richiedere un prestito senza busta paga

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Firma di un prestito (Pixabay)

Firma di un prestito (Pixabay)

Esistono alcune categorie di lavoratori atipici che pensano sia molto complicato ottenere un prestito.

In realtà, esistono metodi diversi per poter contare sulla somma necessaria anche senza disporre di una busta paga e in tempi piuttosto rapidi, che possono variare a seconda della propria, specifica situazione così come della cifra di cui si necessita.

Inoltre, al giorno d’oggi per avere una panoramica esauriente e sempre aggiornata di tutte le migliori soluzioni a cui è possibile accedere è possibile rivolgersi alla rete, consultando le guide e gli approfondimenti messi a disposizione da portali specializzati in materia di finanziamenti.

Prestito senza busta paga: chi ne ha diritto?

I prestiti senza busta paga possono essere richiesti da chi percepisce un reddito ma non ha entrate regolari, come per esempio i lavoratori a progetto, gli imprenditori di piccole start-up e gli insegnanti precari.

Si tratta di persone che effettivamente lavorano ma non possono dare le medesime garanzie di un dipendente a tempo indeterminato. Per loro, come anche per i freelance o i lavoratori stagionali, si può presentare il Modello Unico che attesta quale sia il guadagno annuo, così da consentire di calcolare una media mensile più o meno costante: di solito, gli istituti di credito richiedono di visionare i modelli di almeno 3 anni consecutivi, così da poter avere un quadro chiaro della situazione anche in relazione alla stabilità del rapporto di lavoro.

Le attività imprenditoriali, specie se rientrano in determinate categorie di sviluppo economico e scientifico e si riferiscono a fasce di età giovanili, possono essere oggetto di finanziamenti specifici da parte dello Stato o delle Regioni. Vi sono documenti da compilare e inviare direttamente sul sito della Camera di Commercio: il prestito, a fondo perduto, sarà erogato previa assicurazione che l’attività economica proseguirà il suo esercizio per almeno 5 anni.

Fonti di reddito sono anche considerate pensioni, assegni di mantenimento, entrate conseguenti ad affitti di case di proprietà: anche in tali casi, l’ente erogatore valuta l’entità della cifra mensile in base alla necessità e richiedere documentazione in merito.

Altri tipi di prestito

Molte banche, sia fisiche che sui portali online, richiedono la firma di un garante per tutti coloro i quali non abbiano alcuna fonte di reddito o questo non sia sufficiente: si tratta di un modo per i giovanissimi, ad esempio, per acquistare casa o pagarsi gli studi anche se, in quest’ultimo caso, la firma aggiuntiva potrebbe non essere indispensabile in quanto trattasi di prestito cosiddetto d’onore.

Altra modalità di credito è la fideiussione che interpone una terza persona tra il debitore e il creditore, fermo restando che la cifra da attribuire a questa figura non deve superare quella richiesta. Il soggetto di una fideiussione possono essere anche una o più banche, soprattutto nell’ambito della compravendita o dell’affitto di beni immobili. In alcuni casi si esercita anche il beneficio di escussione che prevede una prima rivalsa sul debitore in caso d’inadempimento e, solo in caso di sua esclusione, allora ci si rivolge al fideiussore.

Vi è poi l’opportunità di ipotecare un’abitazione, che a questo punto diventa un valore invendibile su cui il creditore si può rivalere. Naturalmente, l’immobile dovrà mantenere inalterato il suo valore e il prestito essere inferiore o pari a 50 mila euro da restituire nel giro di massimo 6 anni.

Molti utenti, inoltre, aprono quotidianamente conti correnti online e sono le stesse banche a fornire strumenti di prestito validi e personalizzati a seconda delle esigenze più svariate: le procedure di richiesta si fanno senza bisogno di presenziare nelle sedi fisiche e si sfruttano firme digitali e invio di documentazione per mail. Che sia finalizzato o meno, il prestito per un cliente dell’istituto sarà di solito facilitato.


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