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COME RECUPERARE POSTI DI LAVORO ALL’INTERNO DEL SISTEMA NEOLIBERISTA IN ATTESA DEL RITORNO ALLA LIRA

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La società neoliberista è essenzialmente una società contraria alla natura dell’uomo che è un essere sociale. La società, pertanto, si costituisce perché l’uomo ha bisogno, per la sopravvivenza fisica, sia per proteggersi dagli altri animali, sia per ottenere quei beni che da solo non riuscirebbe mai a produrre. L’interdipendenza tra le attività necessarie a produrre beni per la collettività è funzione della specializzazione del lavoro. Si sta insieme poiché ognuno fa una parte del lavoro che serve al progresso dell’umanità e perché conviene a tutti. Uno tra i più ordinati tentativi di miglioramento degli assetti di potere e di razionalizzazione della vita umana secondo i principi di giustizia e razionalità equa era la società platonica.
La società platonica era fondata sui seguenti principi:
 Equa divisione dei beni,
 Potere della collettività,
 Accesso alla carriera in virtù del talento e non della provenienza d’origine e ordinamento equo e razionale della realtà.

Facendo un salto nel tempo, arriviamo ad un altro grandissimo pensatore e teorizzatore di società in cui regni l’ordine, Jean Jacques Rousseau. Questi spiegò che la società può funzionare quando ogni individuo obbedisce ad una volontà generale che egli stesso sceglie e che, quindi, coincide con la sua. La formazione della volontà generale avviene attraverso il contratto sociale, patto dei cittadini con loro stessi, un atto di associazione che crea un corpo morale e collettivo che dall’assemblea popolare riceve, il suo io comune (le moi social). Chiunque ricuserà di obbedire alla volontà generale dell’Io Comune, vi sarà costretto dall’Assemblea Popolare. L’uomo perde la libertà naturale ma guadagna la libertà civile.

Si può parlare pertanto di COESISTENZA: l’Uomo è un essere sociale che vive di relazioni, viene al mondo, cresce, si forma e si prepara all’inserimento produttivo in una società di cui fa sua la cultura.
Si può inoltre parlare di PROGETTO DI UMANITA’: comunità, società, poiché l’atto di ESSERE è PERFEZIONE ed è SOSTANZIALE, ma è solo l’atto primo. L’atto secondo è la relazionalità ed è sullo stesso piano qualitativo della sostanza, dell’essere. Parliamo quindi di relazioni fra SUSSISTENTI RAZIONALI, che non devono promuovere la supremazia di strutture sociali (adeguate magari alla libera circolazione di merci, capitali e persone) poiché falsano la naturale tendenza dell’uomo alla spiritualità e alla condivisione di cultura e valori della società nella quale sono inseriti.

Il problema è che il pensiero modernista, in cui l’interesse individuale è sopra il benessere della comunità, (vedi il programma modernista neoliberista) portato avanti dalle élites, bloccate nel loro irrazionale tentativo di destabilizzazione dell’ordine naturale delle cose, ha spinto il mondo verso la negazione di Lògos.
L’indole degli uomini è caratterizzata dalle passioni che determinano forze che mirano alla sola superiorità di se stessi sugli altri. Non esiste alcuna propensione degli uomini alla società.
Insomma, arriva Nietzsche è ci dice che Dio è morto e che il mondo è caos e non è regolato da alcuna legge, contrariamente a quanto sostengono coloro che credono in un dio, i quali scorgono nell’universo un senso e un’armonia che Dio stesso vi avrebbe immesso.
Nietzsche sostiene che tutti gli accadimenti dell’universo sono regolati dalla volontà di potenza che è la sola legge esistente, nonché l’essenza stessa del mondo
Se la vita non ha alcuno scopo se non un aumento della potenza, automaticamente si asserisce che il mondo è solo il frutto di una lotta per la potenza; inquietante, certo, ma spiega correttamente l’idea di uomo forte e riuscito che “resiste”. La volontà di potenza diventa il surrogato della Provvidenza, del progetto di Dio.
Poiché entra quindi in giuoco la VOLONTA’ DI POTENZA, poiché la vita non ha un senso, gli uomini forti iniziano a creare i valori e a renderli reali. Sono le LORO proiezioni della vita, le nuove regole che danno un senso all’esistenza: COMPETERE, LOTTARE, DARSI DA FARE, PRIMEGGIARE……sono imposti da una Élite a cui la massa dà fastidio
Questa nuova filosofia, che potremmo chiamare filosofia del disprezzo, esprime marcato disprezzo per la massa di mediocri, degli animali da armento. Useless Eaters! Le sofferenze della massa sono irrilevanti e insignificanti. Le miserie dei popoli valgono meno degli individui con grande volontà di potenza presi nella loro fase di ascesa/sviluppo.


Come risolvere questo problema?

Esattamente quanto uomini di stato pensavano di fare prima che i parassiti dell’Umanità li facessero fuori. Ad esempio prendiamo PAOLO BAFFI e il suo pensiero:
– risanamento delle partite correnti della bilancia dei pagamenti;
– salvaguardia della produzione interna;
– evitare i costi in termini di produzione e distribuzione del reddito da manovre di politica monetaria restrittiva in economie rigide (quali quella italiana)

E la stabilità dei prezzi? Questa poteva tranquillamente esser messa in secondo piano!

Tutto ciò in netta contrapposizione con l’attuale elitario progetto rappresentato dalla UE.
La UE altro non è che un vecchio progetto delle corporation USA “to promotion of multinational enterprises” recita un (documento del 1972).
Trattasi di progetto di promozione delle multinazionali che, come leggiamo nello studio “Currency Union and Direct Investiment Inflow” di Adam e Anokye, dell’Università del Pireo:
“….Inoltre, l’unione monetaria ECOWAS ha ampliato la dotazione di mercato e di risorse come conseguenza di un’unione monetaria e facilitato lo sfruttamento delle economie di scala da multinazionale”
Ossia, una moneta comune crea le condizioni per l’attrazione degli investimenti diretti esteri poiché
Nasce un grande mercato, condizione base per un concreto sviluppo di multinazionali. Chi ha immensi capitali tende a creare mercati in cui vi siano
– ALTE BARRIERE D’INGRESSO E
– ALTE BARRIERE D’USCITA (grazie a cospicui investimenti):

Purtroppo in UE gli investimenti NON SONO VENUTI NEI PIIGS, assieme ai capitali finanziari, ma sono rimasti in Germania. Le economie di scala dei tedeschi (merce sempre meno costosa) hanno così UCCISO i competitor dei PIIGS determinando:
1) Un incremento delle vendite in Germania (sostituzione delle nostre ditte);
2) Un flusso di capitali ha ALIMENTATO SOLO i consumi nei paesi PIIGS

Di tal guisa, regge nel tempo l’occupazione in Germania (nonostante investimenti tecnologici di per se sostitutivi della manodopera) grazie a crescita di debito privato (prestiti bancari) dei PIIGS.
Dovremmo oggi recuperare gli investimenti perduti e l’occupazione perduta in un lasso di tempo breve.
COME?
Blanchard: IL 2010-2012 ci ha insegnato che la gente spende non tanto in relazione al reddito futuro (di lungo periodo), ossia non segue l’equivalenza ricardiana, ma è mossa dal reddito e dalle prospettive di breve termine.
Analogamente, la contrazione dei consumi di breve periodo, determina un peggioramento dei conti aziendali e, quindi un calo degli investimenti (la cui entità è legata alle prospettive reddituali di breve periodo).
Se questo è vero, allora non ha senso ragionare in termini di NAWRU, NAIRU e OUTPUT GAP ma ha un senso strutturare una manovra finalizzata al pieno impiego, ossia individuare il livello d’investimenti e assunzioni (occupazione) che spinge la funzione di produzione al suo massimo potenziale.
Yt = L tα* K t1-α*TFP t in cui la TFPt = (ELα EK1-α) x (ULαUK1-α)
Dall’analisi dei dati storici, l’Università del Sacro Cuore di Milano è riuscita a calcolare i seguenti parametri:
+ 10% investimenti = + occupazione del 3% (660.000 posti lavoro).
Pertanto, per recuperare 1.200.000 posti di lavoro (occupazione perduta tra il 2007 e il 2013) servirebbe un +18% investimenti.
…o incremento investimenti 10% se in contemporanea si lavora su un aumento del 20% dell’export (+550.000 posti di lavoro, ossia il 2,5%).
Per quanto sopra, un incremento del 10% degli investimenti e del 20% dell’export consentirebbe al paese di recuperare l’impiego al 2007….
+ 10% investimenti (più facile) e + 20% export (più complicato senza svalutazione)
30 Miliardi di euro in Investimenti per 265 a 300 circa:

Investimenti: contributo investimenti pubblici ha valore molto inferiore rispetto a quelli privati!
Shock teoricamente necessario è un INVESTIMENTO PRIVATO.
Ma l’Investimento Privato è funzione dei profitti, quindi sono necessari QUELLI PUBBLICI, a deficit, al fine di far recuperare lavoro, produttività (marginalità) al privato, e consentire ai profitti aziendali di breve di incentivare l’investimento privato.
Investimento pubblico è quindi un VOLANO!
Le formule fondamentali sono:
log ( U ) = α0+ α1 * log ( PR. I. ) + α2 * log ( Pb. I. )
log ( E ) = α0+ α1 * log ( PR. I. ) + α2 * log ( Pb. I. )
ove in entrambi i casi, U = disoccupazione e E = occupazione, hanno i seguenti parametri propendono per l’investimento privato:
α1 = 0,235 (investimento privato) => 0,06 Germania
α2 = 0,026 (investimento pubblico) => 0,395 Germania

Per fare contenti quelli che sono ordoliberisti, faccio presente che abbiamo lavorato con il mercato e le sole forze operanti in esso, ma a differenza loro, riteniamo tale suggerimento solo una fase iniziale e transitoria in attesa del lancio di un insieme di monete complementari e del ritorno alla lira.
“CIO’ CHE E’ RAZIONALE E’ REALE”


(Hegel)


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