Seguici su

Attualità

Come l’Australia ha tradito gli alleati per poi finire ingannata dagli USA

Un libro di prossima uscita, “Nuked” rivela come i leader australiani fossero in malafede nelle trattarive sul più grande contratto navale della storiaa con la Francia e volessero solo rubare le tecnologie francesi. AUKUS nasce da un grande imbroglio dove non ci sono alleati, ma solo avversari

Pubblicato

il

Un  libro investigativo di Andrew Fowler, giornalista australiano, mette in luce la doppiezza del governo di Scott Morrison, ex primo ministro  che è stato alle spalle della vicenda AUKUS e di uno dei maggiori scandali sulle forniture militari degli ultimi 20 anni. Il libro si chiama Nuked ed uscirà fra pochi giorni.

Per ragioni elettorali, il governo di Canberra rescisse il ‘contratto del secolo’ con la francese Naval Group, per la fornitura di sottomarini convenzionali avanzati, ma, secondo il libro di Fowler, dietro a  questa scelta vi  fu uno sporco gioco di spionaggio che però finì molto male per l’Australia.

Questo è un atto d’accusa informato e diretto. Nel suo libro investigativo, che verrà pubblicato il 2 luglio in Australia, Fowler esamina la rottura del più grande contratto di armamenti mai ottenuto dalla Francia: la fornitura di dodici sottomarini da parte del Naval Group all’Australia, per un valore di 35 miliardi di euro. Analizza anche le manovre di Canberra, Washington e Londra, che hanno ingannato i francesi prima di annunciare l’alleanza Aukus per contrastare la Cina.”

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Australia ha sempre considerato gli Stati Uniti come il suo alleato e protettore più vicino. La prospettiva di una collaborazione con la Francia ha subito incontrato l’opposizione di alcuni alti ufficiali militari e di molti esponenti della destra australiana, per i quali l’alleanza con Washington era sacrosanta.

Però l’Australia aveva bisogno di sommergibili convenzionali, una tecnologia che è in mano a relativamente poche nazioni. Non essendo produttori di questo tipo di navi, gli Stati Uniti hanno spinto l’Australia a cercare altri fornitori: Giappone, Germania/Italia e Francia. L’offerta francese era superiore, non solo perché rispondeva a tutti i requisiti australiani, ma anche perché i sottomarini, dotati di un sistema di propulsione innovativo, erano tra i più silenziosi al mondo. Questa tecnologia, custodita gelosamente dal Naval Group, era ambita da alcuni nel Dipartimento della Difesa australiano.

Il sistema francese, che può essere installato sulla classe Scorpéne per l’esportazione, si chiama MESMA, ed è una turbina alimentata da una combustione anaerobica, che quindi permette di caricare le batterie in immersione. Questo sistema permette di concludere il famoso mega contratto da 38 miliardi di dollari.

Classe Scorpéne

David Gould, un esperto britannico consulente del governo australiano, sostiene però che gli australiani non erano assolutamente in buona fede, ma avevano intenzione di appropriarsi del sistema di propulsione per poi annullare il contratto con il Naval Group e costruire in proprio i sottomarini.Non ho potuto verificare queste informazioni’, ammette Fowler. ‘Tuttavia, ho avuto colloqui riservati con diverse persone del Ministero della Difesa, che si sono espresse apertamente sui loro obiettivi con chi non ritenevano fosse un giornalista.

Un accordo fu infine raggiunto, ma poco dopo Scott Morrison divenne Primo Ministro. Più conservatore del suo predecessore Malcolm Turnbull e decisamente filo-americano, Morrison non vedeva di buon occhio il patto con la Francia e decise di annullarlo.

Mentre i preparativi procedevano in segreto con Washington e Londra, il governo Morrison iniziò a diffondere notizie negative sul Naval Group, sottolineando le differenze culturali e criticando i francesi per la loro presunta mancanza di puntualità, i lunghi pranzi e le pause sigaretta. Vennero accusati di ritardi e di un’esplosione dei costi, che in realtà corrispondeva all’inflazione prevista per i vent’anni di durata del contratto.

Parallelamente, Morrison adottò una retorica sempre più aggressiva nei confronti della Cina, dipingendola come una minaccia imminente, in grado di invadere l’Australia o di colpirla con missili. Questo serviva a predisporre l’opinione pubblica all’adozione di sottomarini nucleari, nonostante il Paese fosse largamente contrario.

Tutto ciò per evitare una sconfitta elettorale annunciata per Morrison. ‘Voleva apparire come l’uomo forte, in opposizione alla Cina e critico nei confronti dei laburisti sulla sicurezza nazionale, un campo in cui il Partito Liberale si sente più forte’, dice Fowler.”

La strategia ha sortito un effetto parziale. Sebbene Morrison abbia perso le elezioni, il Labour, informato come Macron alla vigilia dell’annuncio di Aukus, non ha avuto scelta se non quella di appoggiare l’alleanza senza riserve, nonostante la sua tradizionale opposizione all’energia nucleare e la preferenza per una maggiore distanza dagli Stati Uniti. Il Labour è rimasto prigioniero dei traffici di Morriso.

Naval Group, tra l’annuncio di Aukus nel settembre 2021 e la presentazione della sua dettagliata roadmap diciotto mesi dopo, ha elaborato una controproposta per fornire sottomarini nucleari all’Australia. Fowler rivela che la Francia era pronta a condividere una tecnologia di difesa cruciale con un Paese che l’aveva tradita, mostrando una buona fede che Canberra non meritava e, soprattutto, il desiderio di fare comunque affari. Però ormai l’Australia era troppo avanti e l’offerta francese era destinata a non avere effetto. 

“Cooperazione o coercizione? Alla fine, la scommessa non ha pagato, ma secondo Fowler, l’Australia è la vera perdente. L’Aukus la obbliga a finanziare un elemento chiave della strategia di difesa statunitense nel Pacifico. Gli americani sembrano meno inclini a collaborare che a costringere gli australiani.”

Nonostante non metta in discussione l’alleanza, nell’ottobre 2022 i laburisti hanno fatto un passo significativo astenendosi alle Nazioni Unite durante una votazione sul trattato di messa al bando delle armi nucleari, un trattato che l’Australia aveva sempre respinto dal 2017, seguendo gli Stati Uniti. Pochi giorni dopo, l’ambasciata americana a Canberra ha chiarito che, se l’Australia avesse firmato il trattato, avrebbe perso la protezione dell’ombrello nucleare statunitense. Per Fowler, ‘questa è una minaccia evidente, non la reazione che ci si aspetterebbe da un alleato, ma piuttosto da un prepotente.’ Un prepotente che finora non ha dato alcuna garanzia di fornire i famosi sottomarini nucleari, che sono al di là da venire.

Invece la Francia avrebbe potuto fornire senza problemi i sottomarini sia convenzionali, sia nucleari. Questa volta Parigi è stata ingannata, ed ha imparato che gli alleati non esistono, ma gli avversari sono quanto mai reali. 

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento