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Come funziona la nuova tassazione sul gioco online e perché le slot non passano mai di moda

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Fisco e tasse (© Depositphotos)
Fisco e tasse (© Depositphotos)

Il mercato del gioco sta cam͏biando, dal 1° gennaio è stata stabilita l’imposta unica per i giochi a quota fissa. Per esempio, per i casinò e le slot è del 25,5%, per le scommesse online è del 24,5% e per le scommesse fisiche è del 20,5%. Il gettito ha raggiunto i 3,2 miliardi nel II trimestre del 2025 e la spesa totale è arrivata a 5,9 miliardi. Insomma, il mercato è maturo e adesso è anche ben regolamentato.

L’Italia ha fatto parecchio parlare di sé ultimamente grazie al nuovo regime concessorio che è appena entrato in vigore. Il mercato è maturo ed era proprio il momento giusto per cercare di emergere in Europa, di essere più competitivi e, perché no, anche di aumentare le entrate. Tra i giochi più amati ci sono senza dubbio le slot di Pragmatic Play, note per il loro RTP favorevole e per i temi accattivanti. Pragmatic Play è un brand che ha saputo affermarsi nel settore e queste slot sono tra le più amate dagli utenti. Sono disponibili varie payline e tanti bonus, è chiaro che i giocatori preferiscono le partite semplici, immediate e, soprattutto, da mobile. Sono sufficienti pochi step per iniziare a giocare e non ci sono regolamenti complessi da imparare, è questo il segreto delle slot.

Come si calcola il prelievo sul margine e cosa significa

Per capire meglio come vengono effettuati i prelievi, è utile fare degli esempi:

  • Se su 100 euro giocati a un gioco online il sistema paga 95 euro in vincite, il margine è di 5 euro. Su quei 5 euro si applica il 25,5%, quindi l’imposta è pari a 1,275 euro.
  • Lo stesso principio vale per le scommesse online, dove l’aliquota è del 24,5% sul margine.
  • In negozio, invece, l’aliquota è del 20,5%.

Il punto importante è che l’imposta colpisce il margine dell’operatore e non aggiunge un sovrapprezzo alla singola giocata dell’utente.

Nuove concessioni e dominio unico cosa succede dal 13 novembre

Dal 13 novembre 2025 è partito il nuovo regime concessorio per il gioco a distanza. Le vecchie concessioni sono cessate e sono operative le nuove, con un pacchetto di regole che punta ad avere più trasparenza e più controllo.

Tra le novità più impattanti c’è il dominio unico, cioè ogni concessionario può avere solo un sito ufficiale, non è più possibile avere centinaia di skin e di domini secondari. L’ADM ha chiarito che il rispetto di questa regola è una condizione necessaria per operare e che serve a rendere il mercato molto più ordinato e chiaro per gli utenti.

I numeri aiutano a leggere in che direzione va il mercato online italiano

C’è da guardare i flussi dell’anno, nel II trimestre 2025 la raccolta complessiva dei giochi ha toccato i 41,9 miliardi, con 36 miliardi tornati ai giocatori e una spesa effettiva di 5,9 miliardi. Il gettito erariale nel trimestre è stato intorno a 3,2 miliardi.

Sui casinò online, a ottobre 2025 la spesa ha superato i 290 milioni secondo le rilevazioni di settore, mentre a settembre è stata segnalata una crescita del 13,5% su base annua e una quota di mercato leader di più del 31% per il primo operatore. Sono dei numeri che, insieme all’avvio del nuovo assetto concessorio, fotografano un mercato maturo e ben regolato.

Cosa significa per chi gioca e per chi opera nel nuovo quadro regolato

Per i giocatori, cambia poco nell’esperienza quotidiana. L’accesso passa dal sito ufficiale del concessionario (niente più domini gemelli), mentre la tassazione resta una voce che incide sul margine dell’operatore, non sulla singola puntata. Per gli operatori, invece, le regole spingono a concentrarsi sul brand principale e a ottimizzare i prodotti e i costi entro il perimetro del 25,5% sui casinò e sulle slot e del 24,5% sulle scommesse online. Il riordino del 2024 ha dato la cornice, la legge di bilancio 2025 ha definito le aliquote e novembre 2025 ha dato il via ufficiale al nuovo sistema.

Quindi, ecco un riassunto utile di com’è la situazione:

  • Aliquote sul margine: 25,5% per i casinò online, per le slot e per i giochi di carte cash, 24,5% per le scommesse a distanza, 20,5% per le scommesse su rete fisica.
  • Dominio unico e fine delle skin per ogni concessionario dal 13 novembre 2025.

Il gioco in Italia tra nuova tassazione e passione per le slot

Il 2025 ha portato coerenza fiscale e ordine industriale al gioco online italiano. La tassazione sul margine chiarisce i conti, mentre il dominio unico aumenta la riconoscibilità e il controllo. Dentro questo perimetro, le slot restano le protagoniste perché intercettano un uso rapido, visivo e immediato, sostenuto da un catalogo sempre aggiornato. I dati della spesa e del gettito raccontano un comparto regolato che continua a crescere, senza strappi.

Per chi gioca, cambia soprattutto la porta d’accesso (il sito ufficiale), per chi opera cambia la disciplina: meno frammentazione, più responsabilità sui prodotti e sui processi. Il risultato è un mercato più leggibile, dove le scelte si prendono con più consapevolezza.

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