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COLPO DI SCENA: il principale testimone contro TRUMP sospende la sua testimonianza. Legami con l’Italia e lo Spygate?

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Qualcosa si sta inceppando nel meccanismo che dovrebbe portare all’impeachement di Trump, e rischia di legarlo alla vicenda dello Spygate, cioè le indagini del Procuratore General Barr e del pubblico ministero Durham circa le false accuse a Trump di essere stato influenzato dalla Russia.  Il tutto rischia di trasformarsi in una bomba atomica con ricadute anche in Italia.

Andiamo per gradi. Le accuse che vorrebbero far partire la procedura di Impeachment di Trump, fortemente voluta dai Democratici alla Camera dei Rappresentati e che si basa sulle accuse di aver fatto pressioni all’Ucraina affinchè indagasse sulle attività di Joe Biden e figlio, si basa sulle testimonianze di due “Whistelblower”, due informatori che avrebbero informazioni indirette sulle telefonate fra il presidente USA ed il presidente ucraino Zelenski. Premettiamo che questa procedura non porterà a nulla di concreto anche perchè sarò bloccata comunque dai repubblicani al Senato e basata sul “Sentito dire” di questi due testimoni, mentre sia Zelensky sia l’attuale direttore del NSC hanno negato che si sia detto nulla di compromettente.

Uno dei due testimoni si chiama Eric Ciaramella ed era distaccato alla Sicurezza Nazionale presso la Casa Bianca. La sua testimonianza doveva essere essenziale, ma ora la voglia di testimoniare gli è venuta completamente meno, secondo il  Washington Examiner,  dopo che è stato  rivelato che questo informatore in realtà è un uomo della CIA, che ha lavorato con il vicepresidente democratico Biden, con l’ex direttore della CIA Brennan, dimessosi a causa dello Spygate ed almeno un’altro funzionario del partito democratico. Insomma la sua “Imparzialità” sembra, per lo meno, dubbia, e la sua testimonianza ora rischia di essere controproducente.

Però c’è dell’altro. Come rivela Wikileaks Italian Ciaramella  era nella lista degli invitati quando nel 2016 Renzi si recò negli USA per incontrare Obama.

 

Come mai un giovane funzionario di seconda o terza fascia, responsabile di un’area che non è mediterranea, anzi “Baltico ed est”, è presente ad un ricevimento ufficiale per il Primo Ministro italiano?  Notate che Ciaramella è in mezzo a CEO  ed addirittura al direttore dei servizi di Intelligence, e pare avere un ruolo ufficiale nell’amministrazione Obama. Non sarà lui la vera congiunzione fra Mifsud, i Servizi ed il governo italiano, I servizi USA , la CIA, FBI e gli ambienti democratici?

Ora che l’Indagine è diventata un’indagine criminale negli USA probabilmente il Dipartimento della Giustizia emetterà per lui e per tutti i funzionari implicati, da Brennan a Clapper, dei Sub Poena, dei mandati di comparizione, per comprendere il loro  ruolo nella vicenda delle false accuse a Trump. Sarebbe però anche interessante se il presidente del Copasir lo convocasse a Roma per fare quattro chiacchiere. Magari emergerebbe qualcosa di interessante sulle sue conoscenze in Italia…

 

 


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