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Energia

Colombia: una scoperta offshore potrebbe raddoppiare le riserve di gas naturale del Paese sudamericano

Al largo della costa caraibica della Colombia Petrobras realizza un’enorme scoperta di gas naturale che raddoppia le risorse del paese che, però ha dei problemi proprio per la scarsità energetica che rallenta lo sfruttamento delle risorse.

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La brasiliana Petrobras ha effettuato due scoperte di gas naturale al largo della Colombia, che secondo i dirigenti dell’azienda statale brasiliana del petrolio e del gas potrebbero raddoppiare le riserve di gas del Paese.

Giovedì Petrobras ha dichiarato che le scoperte nei pozzi Uchuva-1 e Uchuva-2, ribattezzati Sirius-1 e Sirius-2, nel bacino offshore di Guajira, in Colombia, hanno un potenziale di circa 6 trilioni di piedi cubici (Tcf), circa 170 miliardi di mc,  di gas naturale. Le scoperte sono importanti per il mercato interno colombiano, che sta lottando con un calo della produzione di petrolio e gas.

Uchuva 1 e Uchuva 2

L’“enorme scoperta” “ha il potenziale per raddoppiare le riserve della Colombia”, ha dichiarato il direttore generale di Petrobras per l’esplorazione, Rogerio Soares, in occasione di un vertice sul petrolio e sul gas in Colombia, come riportato dall’AFP.

La brasiliana Petrobras, attraverso la sua unità colombiana Petrobras International Braspetro B.V., è l’operatore dei pozzi con una quota del 44,44%, in un consorzio con la società nazionale colombiana di petrolio e gas Ecopetrol, che detiene una quota del 55,56%.
Il consorzio continuerà le operazioni di sviluppo dell’area, in conformità con la pianificazione e le disposizioni contrattuali con l’Agenzia nazionale degli idrocarburi (ANH), ha dichiarato Petrobras in un comunicato.

Tuttavia, saranno necessari nuovi studi e test per determinare la redditività commerciale delle riserve, ha dichiarato il gigante petrolifero statale brasiliano.

In Colombia, Ecopetrol ha annunciato a luglio che è improbabile che il gas naturale proveniente dai suoi progetti offshore nei Caraibi inizi a fluire prima del 2029, con due anni di ritardo rispetto alle previsioni iniziali. Questo ritardo è una preoccupazione significativa per il Paese, che prevede una sostanziale carenza di gas naturale a partire dal prossimo anno.

L’attuale divario tra domanda e offerta è di circa il 12% e si prevede che aumenterà al 30% entro il 2026, aggravando la crisi energetica. Paradossalmente la scarsità di gas naturale e di altre fonti energetiche impedisce l’adeguato sfruttamento delle risorse che, se sfruttate, permetterebbero di aumentare la disponibilità di energia.

L’annuncio di Petrobras sull’enorme potenziale delle ultime scoperte arriva pochi giorni dopo che la Colombia ha annunciato l’intenzione di alimentare la sua transizione dal petrolio e dal gas con un piano di investimenti del valore di 40 miliardi di dollari che dovrebbe sostituire le entrate derivanti dalle esportazioni di idrocarburi.

Nel 2022, quando è salito al potere, il presidente colombiano Gustavo Petro si è impegnato a spostare l’economia del Paese dal petrolio, dal carbone e dal gas, a favore di alternative energetiche a basse emissioni di carbonio. Due anni fa, inoltre, la Colombia ha smesso di rilasciare nuovi permessi di trivellazione.


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