Difesa

Colombia, elicottero della polizia abbattuto da un drone: sarà questa la guerriglia del futuro?

L’abbattimento di un Black Hawk in Colombia con un drone a basso costo segna una svolta. Nata in Ucraina, questa tattica si sta diffondendo tra guerriglieri e narcos, mettendo in discussione la supremazia aerea e le future strategie militari. Un’analisi della nuova guerra asimmetrica.

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L’abbattimento di un elicottero UH-60 Black Hawk della Polizia Nazionale Colombiana (CNP) da parte di un drone, avvenuto giovedì scorso, segna un pericoloso precedente e conferma la crescente vulnerabilità degli aeromobili ad ala rotante a questo tipo di attacchi. Sebbene sia il primo incidente di questo genere documentato nell’emisfero occidentale, la tattica è stata perfezionata in Ucraina contro le forze russe e si sta diffondendo a livello globale.

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L’elicottero della CNP è stato colpito mentre forniva supporto aereo agli agenti impegnati nell’eradicazione manuale delle piantagioni di coca nel dipartimento di Antioquia. L’attacco, che ha causato la morte di almeno 12 persone a bordo, è stato attribuito dal presidente colombiano Gustavo Petro a fazioni dissidenti delle FARC che hanno rifiutato l’accordo di pace del 2016. Nell’area operano anche i miliziani del Clan del Golfo.

Una tattica nata in Ucraina

L’uso di droni FPV (First-Person View) per colpire elicotteri non è una novità assoluta. Le forze ucraine hanno impiegato con successo questa tecnica contro gli elicotteri russi, dimostrandone l’efficacia sul campo. La tecnologia, a basso costo e di facile reperibilità, si è rapidamente diffusa tra attori statali e non statali. Pochi mesi fa, ribelli in Myanmar hanno rivendicato l’abbattimento di un elicottero da trasporto Mi-17, proprio utilizzando un drone FPV durante una fase di atterraggio.

Questo nuovo scenario di minaccia sta spingendo diverse nazioni a riconsiderare l’utilità strategica degli elicotteri. Un esempio emblematico è la Corea del Sud, che ha recentemente annullato un accordo multimiliardario per l’acquisto di 36 elicotteri d’attacco AH-64E Apache Guardian, citando proprio la loro vulnerabilità ai droni e alle munizioni circuitanti, come dimostrato nel conflitto ucraino.

 

Il vantaggio del drone FPV

La minaccia posta dai piccoli droni armati, in particolare i modelli FPV, sta crescendo in modo esponenziale. A differenza dei tradizionali sistemi di difesa aerea portatili (MANPADS), che sono costosi, difficili da reperire e richiedono un addestramento specifico, un drone FPV può essere acquistato facilmente e a una frazione del costo.

Questi droni offrono una precisione e un’agilità estreme, permettendo a piccole squadre di difendere un’area e colpire un elicottero in avvicinamento senza esporsi direttamente. Inoltre, i droni FPV presentano sfide significative per i sistemi di difesa degli elicotteri:

  • Individuazione: Il loro lancio non viene rilevato dai sistemi di allarme missilistico di bordo (MAWS) e le loro piccole dimensioni li rendono difficili da identificare visivamente.
  • Contromisure: I sistemi di guerra elettronica rappresentano la difesa più promettente, ma il loro adattamento sugli elicotteri procede a rilento. Inoltre, alcune versioni di droni FPV, controllate tramite fibra ottica, non emettono segnali di radiofrequenza e sono quindi immuni al disturbo elettronico (jamming).

I narcos e la guerra dei droni

L’incidente in Colombia evidenzia come le organizzazioni criminali e i gruppi di guerriglia stiano rapidamente adottando queste tecnologie. I cartelli messicani utilizzano da tempo droni armati contro rivali e forze governative. Secondo il Wall Street Journal, i ribelli colombiani hanno iniziato a impiegare droni per attacchi sistematici dall’aprile 2024, causando decine di vittime tra soldati e agenti di polizia.

A destare ulteriore preoccupazione sono le notizie, riportate dal quotidiano colombiano El Tiempo, secondo cui contractor ed ex militari russi starebbero addestrando i dissidenti delle FARC e altri gruppi armati all’uso di droni esplosivi. Secondo fonti militari citate dal giornale, questo addestramento avverrebbe in territorio venezuelano, con il supporto del governo di Caracas.

Nel frattempo si diffondono sempre di più le notizie di membri dei cartelli Narcos in Ucraina che si addestrano al combattimento con l’uso dei droni. In questa situazione c’è solo da chiedersi quando ci sarà il primo attacco con i droni contro i militari americani in caso di intervento diretto in Messico, o perfino sul territorio americano?

L’abbattimento del Black Hawk non è quindi un episodio isolato, ma il segnale di un cambiamento profondo nelle dinamiche della guerra asimmetrica. L’elicottero, un tempo simbolo di superiorità aerea nei conflitti a bassa intensità, si scopre oggi estremamente vulnerabile a una tecnologia accessibile e letale, mettendo in discussione il suo futuro impiego in molti scenari operativi.

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