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Coda record a “Pane quotidiano” a Milano. Galli, e tutta la medicina politicizzata, hanno fallito. Ora decida la politica vera

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Quella che vedete in questa  immagine è la coda per ricevere l’aiuto alimentare di pane Quotidiano l’associazione che dal 1898 a Milano distribuisce gli aiuti alimentari ai bisognosi. La coda è di centinaia di metri e si estende in viale Toscana sino al Campus Bocconi. Una sottile ironia della vita, quella di giungere alla più esclusiva, e costosa, università economica.

Questo disastro non è figlio del Covid-19, ma delle politiche applicate sino ad ora per combaterlo che hanno distrutto la vita economica di centinaia di migliaia di famiglie in modo certo. Si è scambiato l’incerto male di un possibile contagio, con il certo fallimento di decine di migliaia di attività per il covid. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche sui giornali, e mostrano il fallimento della scienz e della politica in questo campo.

Vi invito ad ascoltare queste parole famose di Massimo Galli, il primario dell’Ospedale Sacco, che affermava che, anche con il Lockdown, non vedeva “Morti di fame per strada”.


Ora le persone di fame, i potenziali “Morti di fame”, si vedono, e sono indicazioni del fallimento totale della scienza medico-politicizzata, quella dei Galli, del CTS, , di quei medici che invece di fare il loro lavoro, cercare di curare i malati e identificare le migliori terapie, hanno visto solo la soluzione più semplice: chiudere tutti a casa.

Il lockdown è stato proprio il loro fallimento mentre i medici veri, quelli che sono andati a visitare a casa i pazienti, che davano cure spesso vietate, Eppure, la medicina- politica ha vinto sinora, con le sue soluzioni semplicistiche e banali, con i cecchipaonidi che lanciano stridule grida “Vedete la Sveziaaaah”, quando la Svezia, dati alla mano, la molti meno morti per milione di abitanti rispetto all’Italia del Lockdown, e se il re ha chisto scusa è solo perchè li la responsabilità politica è presa molto più seriamente che in Italia.

Questa tristissima, tragica, vicenda insegna due cose:

a) non bisogna mai lasciar prendere le decisioni da chi non rischia nulla dalle medesime, come i burocrati, che comunque staranno al caldo qualsiasi cosa succeda;

b) che quando si presentano queste decisioni contrastate, dove bisogna bilanciare diverse situazioni è necessario che democrazia e politica prendano in mano le decisioni.

Invece le si è lasciate ai “Comitati”, alla “Commissione”, ai super-burocrati. I risultati li stiamo toccando con mano, e di lockdown si può anche morire.

 

 

 

 


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