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Clamoroso: l’inviato speciale USA in Iran, Malley, sospeso per “Cattiva gestione del materiale segreto”
Rob Malley, l’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Iran, è stato sospeso dal servizio senza stipendio, dopo che il suo nulla osta di sicurezza è stato ritirato all’inizio dell’anno in seguito a un’indagine sulla gestione di materiale classificato, hanno riferito diverse fonti alla CNN.
Un funzionario statunitense ha dichiarato che l’autorizzazione di Malley è stata sospesa in seguito a un’indagine del Dipartimento di Stato per la sicurezza diplomatica sulla possibile cattiva gestione di informazioni classificate. Un’altra fonte che ha familiarità con la questione ha detto che Malley è stato messo in congedo non retribuito giovedì pomeriggio.
“Sono stato informato che la mia autorizzazione di sicurezza è in fase di revisione. Non mi sono state fornite ulteriori informazioni, ma mi aspetto che l’indagine si risolva positivamente e presto. Nel frattempo, sono in congedo”, ha dichiarato Malley alla CNN.
Per un periodo di tempo successivo all’indagine del Dipartimento di Stato, Malley è rimasto al lavoro ma non ha potuto accedere a informazioni classificate, ha dichiarato il funzionario statunitense, che ha richiesto l’anonimato per discutere di una questione delicata.
Il ruolo di Malley non era per nulla secondario: mancando un’ambasciata diretta degli USA in Iran era lui a tenere i contatti diplomatici, anche tramite sedi internazionali, fra gli USA e l’Iran e trattava su temi importantissimi, come la liberazione dei prigionieri e il trattano militare fra le due parti.
Il portavoce del Dipartimento di Stato Matt Miller ha confermato alla CNN giovedì pomeriggio che Malley è in congedo, anche se in precedenza aveva detto che Malley era ancora l’inviato speciale per l’Iran. “Rob Malley è in congedo e Abram Paley è in carica come inviato speciale per l’Iran e guida il lavoro del Dipartimento in quest’area”, ha dichiarato Miller alla CNN giovedì pomeriggio, dopo che in precedenza aveva detto che Malley era rimasto nel ruolo.
Malley era in carica da molti anni e aveva trattato per conto del presidente Obama il JPCOAl’accordo nucleare che aveva portato ad una interruzione delle sanzioni in cambio di un controllo del programma nucleare iraniano. Il JPCOA è stato poi interrotto dal presidente Trump.
Ora si scopre che, come minimo, Malley era un pasticcione che non riusciva a mantenere segrete le informazioni in suo possesso. Sempre che tutto questo non nasconda di peggio!
La notizia della sua sospensione non è stata subito diffusa al pubblico, ma in una prima fase si era cercato di giustificare la sua assenza con dei motivi famigliari, ma, alla fine, la scusa è venuta a cadere.
Si tratta dell’ultimo scandalo che colpisce l’amministrazione democratica della politica estera, sempre più inadeguata di fronte alle sfide della situazione attuale.
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