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CITI: L’ECONOMIA RALLENTA, TEMPO PER TERMINARE LA STRETTA MONETARIA DELLA FED ?

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Cari amici,

a parte i bombardamenti ed i dazi c’è comunque qualche segno di inquietitudine generale sui mercati, ben rilevato da CITI.

Prima di tutto consideriamo il surprise index che gira sul rosso:

 

Attenzione che Citi, nella sua analisi sui trend mette in luce come la correzione del ciclo borsistico fosse già molto forte, molto più forte delle correzioni precedenti. Insomma i mercati finanziari stanno risentendo del taglio nella liquidità.

 

 

 

Siamo arrivati alla cima del ciclo economico, al suo massimo, almeno secondo Citi.

Se siamo al massimo di un ciclo economico, o almeno di un ciclo borsistico, siamo in una situazione in cui dopo un momento di stabilità si presenta l’instabilità. Anzi la stabilità prepara l’instabilità, un po’ come si rallenta al culmine di una montagna russa prima di riprendere a precipitare. Quindi si prepara un boom di volatilità dopo un azzeramento della stessa.

 

Siamo ancora in un ambiente deflattivo, anzi vi è una ripresa deflattiva, secondo FED, ed addirittura stiamo muovendoci in un campo in cui i tassi della FED vengono ad essere superiori ai tassi di interesse naturali del sistema..

 

Per riassumere, secondo CITI:

  • la deflazione sta tornando;
  • siamo al culmine di un ciclo borsistico , ed avremo una crescita della volatilità preso;
  • siamo al culmine di un ciclo economico.

Parlando fuori dai denti la FED rischia di effettuare una politica economica prociclica. Si ripropone un problema conosciuto da tempo, cioè che i ritardi nell’effettuazione delle politiche monetarie e fiscali li rendono non anticiclichi, ma addirittura prociclici. Aggiungiamo che i mercati finanziari sono drogati di moneta e rischiano di andare in crisi di astinenza, ci troviamo in un momento economico molto critico. Del resto l’economia reale è attesa in rallentamento per il 2019. Sarebbe meglio coprirsi.

 

 

 


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