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Cina: taglio alle riserve obbligatorie in valuta, ma rimbalza l’indice previsionale manifatturiero
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La Cina sta cercando di bilanciarsi fra la necessità di riprendere un percorso di crescita, tramite stimoli mirati all’economia, e la difesa dello Yuan che, attualmente, è ancora molto vicino ai minimi storici degli ultimi anni, cambiando oltre 7 Yuan per un dollaro. Ecco il relativo grafico aggiornato a oggi
La difesa dello Yuan sinora non è stata una politica di successo. L’ultima mossa delle autorità monetaria cerca di dare una spintarella a favore della moneta cinesa.
La Cina ha ridotto l’importo dei depositi in valuta estera che le banche sono tenute a detenere come riserve per la prima volta quest’anno, al 4% dal 6%, con la vigura che entra in vigore dal 15 settembre.
La riduzione dei requisiti di riserva valutaria è stata una parte fondamentale del programma cinese per sostenere lo Yuan negli ultimi due anni.
La mossa – che ha fatto seguito a un taglio del tasso di deposito più audace del previsto per alleviare la potenziale pressione sul CNY – aumenta la quantità di valuta estera disponibile nel mercato locale. Secondo le stime di UBS, un taglio del 2% del FX RRR sbloccherebbe circa 19 miliardi di dollari. Il conseguente aumento dell’offerta di USD dovrebbe far scendere l’USD/CNH, e così è stato, anche se vale la pena notare che dopo il precedente taglio del RRR di settembre, il CNH si è rafforzato inizialmente di circa l’1% prima di indebolirsi del 3% nelle tre settimane successive.
La misura è equivalente alla vendita di riserve in valuta sul mercato monetario locale da parte della Banca ceentrale, solo che queste risorse sono messe a disposizione da una pluralità di istituti che ora non devono più detenere determinate riserve in dollari. La misura però presenta delle limitazioni:
- non è una mossa che possa essere ripetuta più volte. Il requisito delle riserve può essere ancora abbassato solo un paio di volte;
- le banche ora hanno in cassa meno riserve in valuta. Il problema di un’eventuale svalutazione è solo rinviato.
Nel frattempo però gli obblighi di riserva (il rapporto RRR) per le banche non sono stati rivisti, rimanendo al 10.75%, per cui non vi è un ulteriore stimolo in Yuan.
Comunque non solo cattive notizie. L’indice previsionale Caixin manifatturiero sale sopra il 50%, cosa che viene ad indicare un’espansione del settore della produzione industriale.
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