Cina: indice previsionale della manifattura ancora negativo. Segue le notizie sul covid

Il Caixin China General Manufacturing PMI è sceso a 49,0 a dicembre 2022 da 49,4 a novembre, segnando il dato più basso da settembre, a causa di un’impennata dei casi di COVID che hanno interrotto la produzione. L’ultimo risultato ha segnato anche il quinto mese consecutivo di calo dell’attività industriale, rispetto al consenso del mercato di 48,8, con produzione, nuovi ordini e vendite all’esportazione tutti in ulteriore calo. Gli acquisti hanno subito la contrazione maggiore da aprile, mentre l’occupazione è scesa per il nono mese consecutivo senza segni di ripresa significativa e gli arretrati di lavoro sono diminuiti per la terza volta in quattro mesi. I tempi di consegna si sono allungati per il sesto mese consecutivo, con un solido tasso di deterioramento. Per quanto riguarda l’inflazione, i prezzi degli input sono leggermente aumentati, a causa di un incremento di alcuni materiali, in particolare dei metalli. Tuttavia, le imprese hanno continuato a ridurre i prezzi di vendita, nel tentativo di aumentare la competitività e di acquisire nuovi clienti. Infine, il sentiment ha raggiunto i massimi da 10 mesi, in previsione di un aumento della produzione in seguito al miglioramento della situazione della pandemia. Ecco il relativo grafico

L’andamento dell’indicatore risente dei fattori interni legati al Covid e a una domanda ancora abbastanza stagnante. Questoi si vede chiaramente nel successivo grafico che mette in evidenza PMI, produzione , ordine e export con le notizie legate alle ondate di Omicron

Comunque anche questa ondata di covid è destinata a esaurirsi, con danni relativi. Dobbiamo aspettarci una ripresa degli indicatori cinesi piuttosto robusta in primavera, appena conclusi i festeggiamenti del capodanno cinese, che comunque è il principale periodo feriale del grande paese.