Economia
Cina: il ministro delle finanze non riesce a fare completa chiarezza. Che faranno i mercati
Il Ministro delle finanze cinese tiene una conferenza stampa con il governatore della PBOC per tranquillizzare i mercati dopo una settimana combattuta. Però le informazioni non sono state esattamente quelle che ci si aspettava e, pur essendo state annunciate molte misure, mancano alcuni impegni chiave sul debito locale e sugli immobili
Dopo una settimana combattuta sui mercati finanziari cinesi il Ministro delle Finanze di Pechino, Lan Fo’an, ha teunto una conferenza stampa congiunta con il governatore della Banca Centrale, Pao Gosheng, con la finalità di chiarire le misure del governo e delle autorità monetaria, far comprendere l’impegno nel sostegno dei mercati finanziari, e quindi rasserenare l’atmosfera e permettere la ripresa nella salita delle brose e nella fiducia dei risparmiatori.
Si è trattato di un evento, a suo modo, storico: mai le autorità fiscali e monetarie cinesi avevano tenuto questo tipo di conferenza congiunte per parlare chiaramente ai mercati e tranquillizzarli.
Questa finalità è stata raggiunta solo parzialmente: la conferenza stampa ha chiarito alcuni punti, ne ha confuso altri, è stata troppo politica e poco economica. Comunque eccovi i principali punti, e, quindi, qualche commento
Se volete qui c’è il video completo dell’evento:
Tranquillizzare sul debito locale, ma nessun accenno a uno stimolo fiscale diretto
I funzionari hanno parlato della riduzione dei rischi del debito locale e della stabilizzazione del mercato immobiliare, aggiungendo che il governo centrale “ha spazio” per ulteriori azioni e per un aumento del deficit, ed effttivamente c’è ancora molto da spremere dal bilancio dello Stato centrale, se necessario. Questo annuncio era destinato a tranquillizzare il mercato delle obbligazioni garantite dalle amministrazioni locali, enorme e pericoloso.
Nello stesso tempo però il Ministro delle Finanze non ha rivelato una cifra specifica per lo stimolo fiscale o per la copertura del debito locale.
Misure annunciate
La conferenza ha fatto seguito agli annunci di piani di massima da parte di altri enti statali, con la Banca Popolare Cinese che ha svelato tagli ai tassi ipotecari e la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme che ha anticipato 100 miliardi di yuan (14,14 miliardi di dollari) dal bilancio centrale per il 2025.
Le politiche principali annunciate alla conferenza del ministero sono state le seguenti:
- Stanziare 400 miliardi di yuan (56,57 miliardi di dollari) dal limite di bilancio del debito pubblico locale per espandere le risorse finanziarie locali.
- attingere a una quota di obbligazioni non utilizzate di 2,3 trilioni di yuan (325,3 miliardi di dollari) per i governi locali.
- Introdurre un aumento del tetto del debito su larga scala, una tantum, per le amministrazioni locali, al fine di compensare i loro debiti nascosti.
- Consentire ai governi locali di utilizzare obbligazioni speciali per acquistare terreni inutilizzati da costruttori in difficoltà.
- Utilizzare obbligazioni speciali per acquistare case commerciali esistenti. Destinare più risorse all’offerta di case sovvenzionate dal governo e meno alla costruzione di nuove case.
- Ottimizzare le politiche fiscali e studiare l’abolizione dell’imposta sul valore aggiunto per gli edifici residenziali ordinari.
- Raddoppiare la quota di sussidi per gli studenti universitari e aumentare l’importo per persona.
Misure sufficienti?
Si tratta di misure rilevanti, ma che assolutamente non risolvono in modo completo e definitivo i due grandi problemi finanziari cinesi: il debito delle amministrazioni locali e il debito immobiliare. Danno degli aiuti, fanno capire che il governo conosce i problemi, ma sembrano, un po’, un altro calcio alla lattina. I problemi sono enormi, ma vengono affrontati solo con politiche pulviscolari.
Subito dopo la conferenza del ministero, Zhang Zhiwei – presidente e capo economista di Pinpoint Asset Management – ha offerto la sua opinione.
“La conferenza stampa non ha fornito un numero specifico sullo stimolo fiscale”, ha detto. “I messaggi chiave sono che il governo centrale ha la capacità di emettere più obbligazioni e di aumentare il deficit fiscale, e che il governo centrale intende emettere più obbligazioni per aiutare i governi locali a pagare i loro debiti. L’entità di tale emissione obbligazionaria sarà resa nota dopo l’approvazione dell’Assemblea nazionale del popolo”.
Anche se il ministro non ha dichiarato “esplicitamente” che il deficit sarà aumentato, Zhang ha aggiunto che i commenti alla conferenza “implicano” un aumento oltre il 3% che era programmato per il prossimo anno. Questo, ha detto, sarebbe un “significativo cambiamento di orientamento della politica fiscale” e contribuirebbe a “stimolare la domanda interna” e “mitigare la pressione deflazionistica”.
Qundi le misure ci sono, per carità, ma non sembrano conclusive. Personalmente non ritengo che saranno in grado di sostenere la crescita della fiducia dei risparmiatori e i mercati orientali. Spero di sbagliarmi.
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