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Cina: dal “Resto steso” al “Mi lascio marcire”. La disillusione dei giovani che distrugge la società
Come riportano anche media diffusi in occidente vi è una profonda crisi di ideali e una disillusione radicale in Cina “Sono in Bailan. Lasciatemi in pace“, recitava un biglietto affisso sulla porta della camera da letto di Yan Jie, 28 anni.
Yan, che condivide un appartamento con un collega nella periferia di Shanghai, si prendeva in giro da solo, dicendo di essere pigro, utilizzando la nuova frase “bailan“, che letteralmente significa “lasciar marcire” e che sta diventando sempre più popolare tra i giovani cinesi.
“Quando mi viene assegnato un compito al lavoro, cerco di evitarlo. Se sono costretto a farlo, lo faccio ma in modo inadeguato“, ha detto Yan, che lavora per un’azienda informatica di medie dimensioni.
“Quando i miei genitori mi chiedono quando mi sposerò, rispondo che lascerò che sia il caso a decidere“.
Il bailan si riferisce a un atteggiamento di rinuncia nei confronti di una situazione che si sta deteriorando. Il termine deriva dal sentimento di molti giovani cinesi di essere impotenti a combattere le forze che rendono irraggiungibili le aspettative sociali.
Quindi, piuttosto che spendere energie per cercare di risolvere una situazione impossibile, molti decidono di “lasciar perdere”, rinunciando essenzialmente a lottare per ottenere risultati elevati o di qualsiasi tipo nella società cinese.
Il termine è un’evoluzione del termine “sdraiarsi” “lay down”, che è entrato nel lessico globale e significa “fare abbastanza per tirare avanti”. È diventato così mainstream che ora è una frase comunemente usata dal governo cinese a tutti i livelli, dai quadri locali alle massime autorità.
Il professor Yu Hai, del Dipartimento di Sociologia dell’Università Fudan di Shanghai, ha spiegato che, dopo aver già abbracciato la mentalità del “lay down” del fare il minimo indispensabile a sopravvivere, i giovani cinesi hanno ora portato questa mentalità a nuovi livelli, “lasciando che le cose marciscano”, lasciare che tutto vada a ramengo senza prendere nessun impegno diretto in nulla. .
“Sdraiarsi” è un’espressione neutra, una scelta innocua di non impegnarsi più di quanto sia essenziale per la propria sopravvivenza. Ma l’espressione ‘lasciar marcire’, che mostra come le persone si arrendano completamente e siano disposte ad accettare una situazione ancora peggiore, suggerisce una connotazione negativa, qualcosa che sembra essere moralmente riprovevole”, ha detto.
Yan, lavoratore nel settore informatico, ha dichiarato che i fattori che contribuiscono alla sua inclinazione a “lasciar marcire le cose” sono i prezzi inaccessibili delle case e le elevate aspettative di appuntamenti. Piuttosto che lottare per soddisfare questi standard che non potrà mai soddisfare ha deciso di ignorarli completamente.
Le origini del bailan derivano dal basket, uno degli sport più popolari in Cina. Il termine descriveva situazioni in cui i giocatori smettevano perfino di impegnarsi nella partita e venivano battuti duramento, ma ora il suo significato si è esteso all’ambito sociale.
Su Xiaohongshu, il servizio cinese simile a Instagram, una ricerca del termine bailan ha restituito circa 2,3 milioni di risultati. Su Bilibili, una società simile a YouTube, i video con “let it rot” nel titolo sono tra i più popolari del servizio.
Sebbene la mentalità “let it rot” non sia necessariamente universale tra i giovani cinesi, secondo gli esperti è abbastanza diffusa da indicare un reale senso di pessimismo e disillusione tra le giovani generazioni cinesi. Hanno sottolineato che si tratta di un fenomeno degno di nota che potrebbe avere un impatto negativo su un’economia già in rallentamento.
Ad esempio, il tasso di disoccupazione giovanile in Cina era del 19,9% a luglio, il che, se combinato con case non accessibili, fa sembrare irraggiungibile il pensiero di iniziare una vita professionale attiva e redditizia. Per le persone tra i 20 e i 30 anni, l’aspettativa di prendersi cura dei genitori anziani e allo stesso tempo di crescere i figli piccoli è ora un onere immenso tra l’aumento dei costi di vita in tutti i settori.
Qual’è la causa profonda di questo malessere? Il professor Shi Lei, specializzato in economia presso la Fudan University, ha affermato che la maggiore concorrenza sul mercato del lavoro e nella vita sociale è il risultato del progresso economico degli ultimi decenni e dell’apertura economica anche internazionale.
“Diversi decenni fa, quando abbiamo iniziato la politica di riforma e apertura, erano disponibili molti posti di lavoro e opportunità, poiché la soglia del talento era bassa. Le persone sentivano che era facile fare soldi. Ma questo periodo è finito”, ha detto, riferendosi all’apertura economica della Cina nel 1978.
“Ora è necessario un curriculum migliore per soddisfare l’elevata domanda di crescita economica, il che rende più difficile per alcuni trovare un lavoro, e ha creato un’impennata nel numero di studenti post-laurea”.
Ha osservato che l’atteggiamento pessimistico dei giovani potrebbe minacciare l’economia già in rallentamento. Il fenomeno sarà ancora contenuto, ma è indice di una società che non riesce più a gestire l’eccesso di competizione, ma proprio l’ambizione e la competizione hanno fatto crescere la Cina. Come potrà il Dragone dominare il mondo se i suoi stessi giovani si sono già arresi?
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