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Energia

Cina. altra super scoperta petrolifera nel mar Cinese Meridionale

La Cina ha scoperto un altro grande giacimento di petrolioda 700 milioni di barili al largo dell’esturario del Fiume delle Perle. La capacità di estrarre petrolio in condizioni estreme sta diventando sempre più diffusa, soprattutto per la CNOOC

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La compagnia energetica statale cinese CNOOC ha dichiarato oggi di aver scoperto un nuovo giacimento di petrolio nel Mar Cinese Meridionale che potrebbe contenere oltre 100 milioni di tonnellate di greggio, pari a circa 733 milioni di barili.

Denominato Huizhou 19-6, il giacimento si trova a circa 100 miglia, 150 km circa,  al largo della provincia di Shenzhen. I test di perforazione hanno prodotto 413 barili di greggio e 68.000 metri cubi di gas naturale al giorno, ha riferito l’agenzia di stampa statale Xinhua.

L’estuario del fFiome delle Perle e dove si trova l’area petrolifera esplorata – da Researchgate

I giacimenti di petrolio e gas in acque profonde e ultra-profonde stanno raccogliendo un’attenzione crescente da parte degli esploratori di petrolio e gas, in quanto si esauriscono i giacimenti più facilmente accessibili in acque meno profonde e sulla terraferma.

Lo scorso ottobre, CNOOC ha registrato una produzione record di petrolio e gas da un giacimento denominato Deep Sea #1. Il giacimento è stato il primo progetto ultra-profondo della società, un esempio della ricerca di nuove risorse non sfruttate che si trovano più in profondità nel mare, nell’intento di garantire l’approvvigionamento locale.

La produzione interna di petrolio e gas è fondamentale per la Cina, che cerca di ridurre la sua dipendenza dalle importazioni di energia. Per incrementare la produzione nazionale, Pechino ha investito molto nell’esplorazione sia onshore che offshore.

Le trivellazioni in acque profonde, tuttavia, comportano numerose sfide, tra cui temperature e pressioni elevate e condizioni geologiche complicate. Anche le trivellazioni onshore, più profonde del solito, presentano sfide simili, ma ciò non ha impedito alle major energetiche cinesi di perseguire questo tipo di esplorazione.

Un progetto della CNPC nel bacino di Tarim, nella Cina nordoccidentale, ha visto la major petrolifera statale sperimentare trivellazioni onshore fino a 11.000 metri di profondità. Le trivellazioni sono iniziate nel 2023. L’anno scorso, dopo 279 giorni di perforazione, la trivella ha superato la soglia dei 10.000 metri, secondo quanto riportato dai media cinesi, rendendo il pozzo il più profondo mai perforato nel Paese. È stato anche il pozzo più profondo trivellato in Asia e il più veloce a superare i 10.000 metri. Il pozzo è stato completato nel marzo dello scorso anno.


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