Seguici su

Attualità

Chi finanzia i Fact Checkers, gli sbufalatori? Ma guarda un po’ che sorpresa….

Pubblicato

il

 

Open Online, il covo dei famosi sbufalatori utilizzati da Facebook e che si basano sulle ricerche di un noto geometra esperto non di computo metrico, ma di valutazione dei professori universitari, mettono in ogni loro “Sbufalata” online la seguente frase, chissà perchè in inglese:

Open.online is working with the CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, a coalition of more than 100 fact-checkers who are fighting misinformation related to the COVID-19 pandemic. Learn more about the alliance here (in English).

Un sito italiano che mette un’avvertenza in inglese non sta scrivendo per farsi capire dagli italiani, ma per farsi capire da qualcun altro. Comunque chi è questa enorme Corona Virus Alliance? Il Poynter Insitute, che si occupa di “Conservare libera la stampa per la democrazia” e che vuole creare una sorta di rete mondiale di fact checkers. Insomma vuole controllare la verità, rimanendo tranquillamente nelle retrovie. Molto astuto.

Chi paga? Beh, diverse fondazioni. Ad esempio nel 2017 a pagare è stata la Open Fundation, quella di Soros con 1,3 milioni. Nel 2020 i maggiori finanziatori sono stati Facebook, con 2.785.500 dollari e Google, con 1.570.000 dollari. Praticamente Facebook, e Google, ma anche Youtube, pagano i propri fact checkers, le famosi volpi a guardia del pollaio. Scommetto che confermeranno le verità di chi finanzia la baracca: del resto il cliente, è noto, ha sempre ragione. Però è ancora più interessante quello che è successo nel 2019.

In quell’anno i finanziamenti sono stati ricchi e abbondanti, con un primo finanziatore che ha versato più di 5.450.000 dollari e il secondo che ha contribuito con 1.500.000 dollari. Il problema è che, per sbadataggine, si sono dimenticati di indicare i nomi dei finanziatori stessi. Ops! Ci vorrebbe un fact checker serio per scoprire chi sono…

In compenso fare i fact checkers rende molto bene, soprattutto quando si fa parte del board dell’istituto di giornalismo che vuole controllare la verità.

Presiedere il CdA degli sbufalatori rendeva nel 2019, 487 mila dollari. Non male, ma del resto sono ancora pochi per coloro che son depositari dell’unica Verità e che sono incaricati, in all the world, di distinguere senza colpo ferire il vero dal falso.

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito