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CASO DEGLI AFFIDAMENTI DEI BIMBI IN EMILIA ROMAGNA: MA NESSUNO HA MAI LETTO I DATI IN REGIONE?

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I casi degli affidamenti illegittimi nella provincia di Reggio Emilia hanno causato uno scandalo in Italia, eppure tutto doveva essere scoperto ben prima, per via amministrativa, e senza necessità di un intervento necessario, ma doloroso, della magistratura.

Perchè dico questo? Perchè basta considerare i dati statistici raccolti a livello regionale sugli affidi.

La provincia di Reggio Emilia e quella di Rimini presentano un numero di minori con affidamenti famigliari, cioè il tipo di affidamento sotto accusa proprio nel caso noto come “Bibbiano”. Possibile che a livello di servizi sociali regionali nessuno abbia notato l’anomalia secondo la quale 5,2 ogni cento minori di cui si erano interessati gli assistenti sociali in provincia di Reggio Emilia andavano in affidamento famigliare , cioè lasciavano le proprie famiglie, mentre, ad esempio questa percentuale era solo del 1,4% a Parma ed era quasi doppia rispetto a quella regionale? Nessuno a Bologna ha avuto qualche sospetto? Oppure lo ha avuto, ma ha preferito tacere per quieto vivere?

Pare che anche la magistratura sia partita da queste anomalie di carattere statistico, molto significative, però chi gestisce questi dati a livello centralizzato doveva arrivarci molto prima. Come mai nessun sospetto, nessuna domanda approfondita, considerando anche che tutto questo poi veniva finanziato a livello regionale.

Qualcuno risponderà o dovremo aspettare le prossime elezioni?

 

 

 


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