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Caso Berlusconi: cosa hanno detto i russi

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Come hanno preso le fonti fri media russe il piccolo caso del discorso di Berlusconi del giorno 18 ottobre, dove il leader di Forza Italia ha criticato pesantemente Zelenski e ha apertamente riportato i propri contatti personali con Putin, parlando anche del famoso “Scambio di bottiglie” di Lambrusco e Vodka? Diciamo che non è passato non notato, ma è stato comunque riportato con un certo distacco.

Prima di tutto il Cremlino, per bocca del portavoce Peskov, non ha smentito né confermato lo scambio di regali fra i due leader, che evidentemente viene considerato tema delicato, ma personale.

L’agenzia di stampa ufficiale TASS ha riportato la notizia con un certo risalto. Vediamo che ha detto:  Berlusconi ha ribadito la sua versione di quanto sta accadendo in Ucraina e le ragioni che hanno portato all’operazione speciale della Federazione Russa. “Nel 2014, a Minsk, in Bielorussia, è stato firmato un accordo tra l’Ucraina e le due autoproclamate repubbliche del Donbass, che implica un mondo senza attacchi reciproci. L’Ucraina ha gettato all’inferno questo accordo e ha iniziato ad attaccare i confini delle repubbliche. La gente era muore lì. Zelensky arriva, e gli attacchi sono triplicati, vittime anche. <…> Zelensky? Lasciamo perdere, non dico quello che penso”, ha detto Berlusconi.

L’agenzia Izvestia invece ha aggiunto alla semplice descrizione del fatto un commento politico, legando le parole di Berlusconi a quanto accaduto nel Donbass: “Ha ricordato che le persone stavano morendo nel Donbas per tutto questo tempo. Con l’avvento al potere di Zelensky, la situazione è peggiorata, ha sottolineato il politico. “Zelensky arriva, e gli attacchi triplicano, le vittime crescono”, ha aggiunto Berlusconi. Inoltre, non ha approfondito il leader ucraino, sottolineando che non avrebbe detto cosa pensava di lui. Ha detto di aver ristabilito i legami con il presidente russo Vladimir Putin. Berlusconi ha notato di conoscere il leader russo come una “persona pacifica e ragionevole”. Il 24 febbraio, la Russia ha lanciato un’operazione speciale per proteggere il Donbass. La decisione è stata presa sullo sfondo dell’aggravarsi della situazione nella regione a causa dell’aumento dei bombardamenti da parte delle truppe ucraine“.

Anche Kommerzant, il giornale economico russo, ha riportato la notizia, mettendola però nel quadro anche delle precedenti affermazioni di Berlusconi, più dire verso Putin: Troppo spesso si sente parlare dell’uso delle bombe nucleari. Dio ci salvi da questo pericolo. L’Ucraina ha persino chiesto di entrare a far parte della NATO. Se entrasse a far parte della NATO, la guerra diventerebbe una guerra mondiale”, ha affermato Berlusconi.  Di recente, i media italiani hanno riferito che Silvio Berlusconi ha parlato della ripresa dei rapporti con il presidente russo Vladimir Putin. Secondo queste informazioni, il politico ha affermato che Vladimir Putin gli ha inviato 20 bottiglie di vodka per il suo compleanno. Tuttavia, in seguito, il servizio stampa del partito Avanti Italia, guidato da Berlusconi, ha smentito queste notizie. Nell’aprile 2022 Silvio Berlusconi ha affermato di non approvare le azioni del presidente russo Vladimir Putin. “Non posso e non voglio nascondere il fatto che sono profondamente deluso e sconvolto dal comportamento di Vladimir Putin, che si è assunto una responsabilità molto seria nei confronti del mondo”, ha detto il politico. Berlusconi ha detto di conoscere Putin da 20 anni e di averlo sempre considerato “un uomo di democrazia e di pace”.

Insomma le parole di Silvio Berlusconi non sono state ignorate in Russia, dove si cerca un’uscita dalla crisi, comunque, nonostante l’approccio ancora militare alla crisi. Quindi è ovvio che qualsiasi contatto ed apertura venga presa in considerazione, soprattutto quando viene da un amico di lunga data. Berlusconi diventerà veramente il pacificatore fra le grandi potenze? Improbabile, ma comunque si è già messo nel mirino dei Dem USA.

 


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